GIUSTIZIA: BENEDETTI VALENTINI, NIENTE SCARCERAZIONI MAFIOSI

di Federico Gennaccari

Come mai questo decreto?
Il decreto si è reso necessario perché a seguito di un vistoso errore di merito da parte dei magistrati sulla competenza tra corte d'assise e tribunale ordinario, si rischiava di annullare alcuni processi riguardanti cosche mafiose. Infatti una sentenza della Cassazione ha affermato la competenza della Corte d'Assise e non del Tribunale a seguito dell'elevazione della pena edittale per il reato aggravato di associazione mafiosa. Così tutti i processi giudicati non da una Corte d'Assise sarebbero caduti con il risultato di scarcerare anche pericolosi elementi della criminalità organizzata.

Come si rimedia?
Con questo decreto si stabilisce che la competenza per i reati di associazioni di tipo mafioso anche straniere spetta ai tribunali ordinari, compresi i procedimenti pendenti ad eccezione di quelli per i quali il dibattimento davanti alla Corte d'Assise sia già stato dichiarato aperto.

Il decreto ridistribuisce le competenze?
Sì, oltre a intervenire in maniera d'urgenza, si stabilisce anche una parziale redistribuzione di competenze, con un emendamento da me presentato come relatore dopo averlo concordato con il governo. In modo particolare si assegnano alla Corte d'Assise tutti i delitti di sangue o contro l'integrità della persona o la libertà della persona (Tratta di essere umani, riduzione in schiavitù etc.), compreso il sequestro di persona a fini di estorsione. E poi anche i reati di terrorismo o insurrezione e gli altri delitti contro la sicurezza dello Stato. Vengono tolti dalla competenza della Corte d'Assise i delitti associativi e anche alcune famiglie di reati relative al contrabbando di tabacchi, la contraffazione di marchi e tutti quelli relativi alla filiera degli stupefacenti perché abbiamo ritenuto meglio trasferirli al tribunale ordinario.

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