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CDA Rai: vietato informare

Autore Pancho Pardi

Cda e Vigilanza fanno il gioco dei due compari: a turno uno bara e l'altro fa il palo. Del resto entrambi gli organismi sono a maggioranza di centrodestra e dunque obbediscono ad ordini precisi, come è stato rilevato anche dalle intercettazioni dei giorni scorsi.

Siamo nella situazione paradossale per cui le televisioni private, tra cui quelle del presidente del consiglio, hanno il diritto di informare, le tivù pubbliche, pagate con i soldi dei cittadini, no. Un altro elemento assai paradossale è la manfrina con cui i colonnelli del premier dicono che tutto questo dipende dalla legge sulla par condicio. Ogni legge, anche la migliore, può essere rovinata se chi la deve interpretare lo fa in totale malafede.

La par condicio non è la migliore delle leggi possibili, ma la destra di governo sta facendo di tutto per ridicolizzarla raggiungendo così un duplice scopo: impedire gli approfondimenti politici sulla Rai nell'immediato e subito dopo cancellare la legge e non avere più regole. Nella giungla ad avere vantaggi sarebbe come al solito il presidente del Consiglio.

Le intercettazioni di questi giorni potranno anche non avere rilevanza penale ma fotografano una realtà che vede il premier considerare i commissari dell'Agcom e il direttore del Tg1 come sgherri al suo servizio.

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