Fuori Annozero, Ballarò, Porta a porta. Ora a rischio anche Report. Il bavaglio sull’informazione diventa sempre più pesante, ma fortunatamente non ha ancora chiuso la bocca alla comunicazione on line e speriamo non possa mai farlo. E’ per questo che non mi stanco di denunciare quanto sta accadendo in questi giorni. Stiamo vivendo una sorte di notte della Repubblica, la democrazia si sgretola di fronte ai nostri occhi attoniti e disgustati. Il governo vara un decreto non solo anticostituzionale, ma illegale, mentre mette una nuova, vergognosa fiducia per blindare una legge ad personam che permetterà a Berlusconi di continuare a godere dell’assurda prerogativa di stare alla larga dalle aule dei tribunali. E intanto, per la prima volta nella storia, con un atteggiamento che sta a metà strada tra il grottesco e l’inquietante, il presidente del Consiglio, fuori di sé, annuncia la piazza, non si capisce su che basi e contro chi, forse contro se stesso, o magari contro i dirigenti del suo partito. Ma tanto Berlusconi e la sua maggioranza sanno che, per quante ne combinino, per quanto siano travolti dalla corruzione, dai loro errori e da una crisi economica senza precedenti, alla fine il prezzo che pagheranno sarà minimo, perché la gran parte degli italiani, quella che si informa solo dalla tv, grazie al giogo berlusconiano sull’informazione, non ne saprà nulla o quasi. Ecco perché dobbiamo tenere accesa l’attenzione sulla libera informazione. Ecco perché dobbiamo portare avanti la battaglia nata con la campagna “Una mail per riaccendere l’informazione”, che ieri si è arricchita di una nuova iniziativa, con il deposito da parte di IdV di un esposto alla Procura della Corte dei Conti per danno erariale, nei confronti dei consiglieri di amministrazione di maggioranza della Rai e del direttore generale e di un'interrogazione parlamentare. E’ solo un piccolo passo. Non sarà certo questo a risolvere il vulnus democratico rappresentato dalla censura all’informazione. Ma chissà, forse, come tanti anni fa la giustizia riuscì ad incastrare Al Capone, arrestandolo solo per evasione fiscale, magari anche noi riusciremo a mettere all’angolo i tanti “al capini” del governo e dell’informazione (ladri di libertà, d’informazione e di democrazia) che ogni giorno la fanno franca nelle sale del potere, nei palazzi della televisione italiana e del governo. (post pubblicato anche su www.massimodonadi.it )
Ladri di liberta’ e d’informazione
Autore Massimo Donadi