Roma, 10 marzo 2010 – “Il legittimo impedimento si fonda su privilegi e impunità”. Così il senatore del Pd, Giuseppe Lumia, interviene in Aula sul ‘legittimo impedimento’, in discussione al Senato.
“Le classi dirigenti – aggiunge – si pensano all'interno di un rapporto con il potere, che in Italia si costruisce con privilegi e impunità. È quello che sta avvenendo, signor Presidente, con tutti i casi che stanno deflagrando di fronte a noi e con tutti quelli che abbiamo potuto constatare nel settore delicatissimo della Protezione civile. Insomma, è ciò che sta emergendo con tutte le vicende di cui stiamo venendo a conoscenza, da ultimo quella affrontata recentemente in Aula e che ha coinvolto il senatore Di Girolamo. Ma esistono tanti altri casi ancora. Mi riferisco, ad esempio, alla scandalosa permanenza dell'onorevole Cosentino nella compagine governativa e alla scandalosa presenza, ancora oggi, nelle liste regionali – nonostante, signor Presidente, abbiate sottoscritto un codice etico – di candidati con responsabilità in processi di natura gravissima. Signor Ministro, ci sono candidati che hanno già subito delle condanne per fatti di mafia”.
“Ecco perché – conclude l’esponente del Pd – un provvedimento di questo tipo, il legittimo impedimento, un'arbitraria e insopportabile ricerca del Presidente del Consiglio di avere l'ennesima possibilità di aggirare i suoi processi, diventa uno scandalo e un punto vero di debolezza del sistema Paese”.
