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on. Laratta (Pd): Regionali, non serve un clima da caccia alle streghe: Basta processi sommari!

L’on Franco Laratta ha presentato a Cosenza la candidatura alla regione di Mimmo Bevacqua- che si è appena dimesso da Vicepresidente della Provincia- . Ha definito Bevacqua ‘un carissimo amico, un esempio di trasparenza, qualità umane e politiche davvero rare, di serietà e grande attaccamento al territorio’ . Ha poi ‘molto apprezzato la sua decisione di affrontare la campagna elettorale senza coinvolgere l’Amministrazione provinciale, anzi dimettendosi da ogni incarico anche se non esisteva alcuna incompatibilità di legge. Un esempio di onestà intellettuale e di rara sensibilità istituzionale, come mai prima si era visto”.

Rispetto ai temi della campagna elettorale, l’on.Laratta ha affermato: “Prendiamo atto che Scopelliti non conosceva le liste che egli stesso- quale candidato presidente e quale coordinatore regionale del pdl- avrebbe dovuto conoscere nel più piccolo dei dettagli; così come prendiamo atto che il candidato presidente del Pdl, non sapendo come rialzarsi dalla brutta scivolata causata dal suo goffo tentativo di scaricare su qualcuno dei suoi candidati tutte responsabilità della vicenda, ha tirato fuori la splendida idea che ‘Nelle liste del Pd ci sono molti che non hanno i requisiti per essere candidati’. Ora, se Scopelliti non ricordava nemmeno chi fossero i suoi candidati, com’è che adesso conosce tutti i nomi dei candidati del pd e sa pure che questi non hanno i requisiti? Ma di quali nomi e di quali requisiti parla Scopelliti? Sia chiaro, dica tutto quello che sa, non faccia l’omertoso in una terra che di omertà rischia di morire! Faccia i nomi ed i cognomi, se ci sono. Perché dubitiamo molto che ci siano.

In ogni caso, questa clima di caccia alle streghe e di processi sommari non serve a niente e a nessuno. Ogni partito è responsabile delle candidature che ha messo in campo; tutti sono innocenti fino a prova contraria; così come nei partiti le singole candidature andavano vagliate in profondità per meglio verificarne l’opportunità. Sapendo che in Calabria siamo guardati tutti con sospetto e che non possiamo permetterci un Consiglio Regionale di nuovo al centro di gravi e drammatiche attenzioni giudiziarie. Spesso finite in una bolla di sapone (vedi Why not), ma che hanno provocato danni devastanti a tutta la Calabria. Ora chiudiamo questa pagina e parliamo dei problemi della nostra terra

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