Il decreto approvato dal governo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale per riammettere le liste del Pdl escluse dalle regionali e la firma da parte del presidente della Repubblica Napolitano hanno provocato una reazione da parte di tutta l'opposizione. Durissimo il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro: “C'é la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa sporca faccenda onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment”. Per la candidata del Pd nel Lazio, Emma Bonino, il decreto è incostituzionale. Secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il provvedimento “non porta alcuna modifica di norme di legge” ma da”un'interpretazione corretta” alle norme. Alle 17.00 si conoscerà la sentenza del Tar lombardo mentre lunedì in camera di Consiglio quello del Lazio. Di nuovo in piazza il popolo viola dopo la manifestazione di protesta della notte scorsa sotto il Quirinale. La manifestazione nazionale del centrosinistra si volgerà il 13 marzo, ma da lunedì il Pd annuncia l'ostruzionismo nei lavori parlamentari.17.31 Il Tar ha riammesso la lista 'Per la Lombardia' di Formigoni – Il Tar della Lombardia ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento della Corte d'Appello di Milano e ha riammesso di fatto alle elezioni la lista 'Per la Lombardia' di Roberto Formigoni.17.25 Bocchino (Pdl): “E' un atto a favore della democrazia” – “Il decreto approvato dal governo e firmato dal capo dello Stato è un atto a favore della democrazia partecipativa e chi lo contesta non ha a cuore il diritto all'elettorato degli italiani”. Lo afferma in una nota il vicepresidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino.17.22 Donadi (Idv): “Berlusconi spieghi le minacce a Napolitano” – Il presidente dei deputati dell'Idv, Massimo Donadi, chiede a Silvio Berlusconi di “spiegare le minacce di scatenare la piazza. Un fatto gravissimo di cui danno notizia alcuni quotidiani, tra cui Il Messaggero”. “Se fosse vero – afferma Donadi in una nota – ci troveremmo di fronte ad una nuova marcia su Roma, con Napolitano nelle vesti di Vittorio Emanuele III. E' dovere delle istituzioni spiegare quanto accaduto, se necessario anche attraverso la procedura di impeachment del Presidente. La democrazia è un valore assoluto che non può essere sacrificato sull'altare di miseri interessi elettorali”.17.20 Sinistra e libertà in piazza con il Pd – Sinistra e libertà aderisce alla manifestazione di sabato prossimo per protestare contro il decreto legge di interpretazione delle norme elettorali per consentire la riammissione delle liste di Roberto Formigoni in Lombardia e del Pdl nel Lazio. Lo ha annunciato Niki Vendola nel corso di una telefonata oggi al segretario del Pd Pierluigi Bersani. Vendola ha anche sostenuto con Bersani la necessità che la manifestazione sia, oltre che per i diritti di democrazia, anche per il diritto nei luoghi di lavoro, contro la legge che permette di aggirare l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.17.15 Bersani (Pd): “Mobilitazione fino alla Corte Costituzionale” – “A partire da oggi faremo una mobilitazione anche nelle sedi giurisdizionali, i Tar sono ancora aperti, faremo una mobilitazione mi auguro fino alla Corte Costituzionale”. Così il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha commentato oggi a Genova il decreto salva-liste.17.00 Gentiloni (Pd): “Rischio regime, i democratici si mobilitino” – Il decreto salvaliste del governo “racconta un paese a rischio di regime, in cui gli equilibri costituzionali che abbiamo conosciuto sono minacciati”: lo dichiara il responsabile comunicazioni del Partito Democratico, Paolo Gentiloni, secondo il quale “di fronte a questo rischio serve la mobilitazione di tutti i democratici, ma certo – ammonisce – non indebolire, o addirittura delegittimare il presidente della Repubblica, che sarebbe da irresponsabili”.16.50 Cicchitto (Pdl): “Pd e Radicali stanno impazzendo” – “Prendiamo atto che il Pd e i Radicali stanno impazzendo perché non gli è riuscito il colpo grosso di vincere le elezioni nell'unico modo per loro possibile: quello di evitare che gli avversari possano presentare le loro liste”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. Secondo l'ex esponente di Forza Italia, Pd e Radicali “rimangono affetti da una sorta di riviviscenza dei meccanismi tipici delle democrazie popolari. E come la mettono i sapienti dirigenti del Pd con il loro alleato Di Pietro e la sua richiesta di impeachement del Presidente Napolitano? E' proprio vero che la storia quando si ripete si traduce sempre sotto forma di farsa”.16.45 Martedì 9 assemblea nazionale dei Radicali – I Radicali hanno convocato per martedì un'assemblea nazionale per decidere che fare dopo il decreto 'salva-liste'. Possibile ritiro dal voto. 'Questa mattina – spiega un comunicato – in una riunione fra gli esponenti e i dirigenti dei vari soggetti radicali con Bonino e Pannella, e' stato affrontato il dilemma delle scelte da assumere: se sia possibile tuttora continuare a giocare con i bari, in una situazione in cui lo Stato non riesce a rispondere ad esigenze che non siano di Regime'.16.33 Capezzone (Pdl): “Il Pd e la Bonino rompano con Di Pietro” – “E' molto grave quanto sta accadendo in queste ore. Dinanzi a un provvedimento che ha il merito di restituire agli italiani la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto, si è scatenata una canea inaccettabile da parte dell'opposizione”. Lo sostiene in una nota il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. “Insulti al Capo dello Stato, richieste di impeachment, minacce di ritiro, convocazione di piazze e piazzate. Se Bersani e Bonino vogliono fare una cosa seria – consiglia Capezzone – rompano con Di Pietro, a partire da questa campagna elettorale. Il resto sono diversivi e speculazioni elettorali”.16.22 Diliberto (Pdci): “Sono addolorato per la firma di Napolitano” – La firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in calce al decreto legge interpretativo del governo per il caos liste in Lombardia e Lazio ha “addolorato profondamente” il leader del Pdci Oliviero Diliberto che giudica l'avvallo del Quirinale a “questa indecenza” come un segnale del fatto che Napolitano “evidentemente non è più garante della Costituzione”. Di Napolitano non chiede l'impeachment come ha fatto il segretario dell'Idv Antonio Di Pietro, ma comunque Diliberto, a margine della sua partecipazione a un'iniziativa a Milano, parla di “delusione molto grande” da parte del presidente che “si é prestato a un'operazione inaccettabile” che porta a uno “stravolgimento delle regole da parte del più forte”.16.20 Veltroni (Pd) contro Di Pietro – “Di fronte all'enorme gravità di questo decreto di esclusiva responsabilità della destra, la cosa più sbagliata che si possa fare è attaccare il capo dello Stato”. Lo afferma il deputato del Pd Walter Veltroni in una nota.16.05 Il “decreto salvaliste” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Il decreto approvato ieri dal Cdm per rimediare all'esclusione di alcune liste del centrodestra dalla elezioni regionali è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Entrano quindi in vigore le norme contenute nel provvedimento sull'”Interpretazione autentica di disposizioni del procedimento elettorale e relativa disciplina di attuazione”.15.58 Frattini (Pdl): “Impeachment? Di Pietro si vergogni” – L'impeachment per il presidente della Repubblica? “E' una cosa che fa vergogna a chi l'ha pronunciata”. Così il ministro degli Esteri Franco Frattini a Cordoba commenta le dichiarazioni del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, su Giorgio Napolitano.15.50 Il Pd annuncia il blocco dei lavori parlamentari – A cominciare da lunedì alla Camera, il Pd metterà in atto un forte ostruzionismo iscrivendo a parlare decine di deputati già sul primo punto all'ordine del giorno, il decreto che istituisce l'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Al Senato la 'protesta' inizierà martedì, quando all'ordine del giorno, alle 11, è fissato l'esame del provvedimento sul legittimo impedimento per premier e ministri a comparire alle udienze.15.30 La Loggia (Pdl): “L'attacco a Napolitano è inaccettabile” – “L'attacco dell'Idv al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è assolutamente inaccettabile e fuori luogo. La campagna elettorale non può in alcun modo portare a esasperazioni di questo tipo”. E' quanto dichiara l'on. Enrico La Loggia, vice presidente del gruppo del Pdl alla Camera dei Deputati, a proposito degli attacchi del leader dell'Idv Antonio Di Pietro nei confronti del Presidente della Repubblica.15.15 Veltroni (Pd): “Concezione proprietaria delle istituzioni” – “Il decreto voluto ieri dal Governo é un atto gravissimo che mina le regole del confronto elettorale, essenza stessa della democrazia. E' il punto più grave di una concezione proprietaria delle istituzioni”: è il giudizio dell'ex segretario del Pd Walter Veltroni. “Berlusconi – spiega Veltroni – risolve tutti i suoi problemi utilizzando le leggi per propria utilità come neanche un monarca del tardo medio evo, mettendo a rischio la credibilità di tutte le istituzioni. La destra – che ha passato 10 degli ultimi 15 anni al governo di questo Paese – ammetta di non essere stata capace di presentare delle liste valide – conclude Veltroni – e che sta usando un trucco per coprire la propria incapacità “15.10 Calderoli (Lega): “Una scelta di buon senso” – Per Roberto Calderoli, “il decreto legge sulle liste approvato dal Cdm rappresenta un scelta assolutamente di buon senso”. “Non aveva nessun senso andare al voto – ha precisato il ministro – senza dare la possibilità a 12-13 milioni di elettori, quanti sono quelli della Lombardia e della città di Roma, di poter votare per quello che è attualmente il partito di maggioranza. Tra schede bianche o nulle sarebbe venuto fuori un caos, alla fine si sarebbe sicuramente tornati a votare in Lombardia e a Roma, con spreco di denaro pubblico”. “Mi auguro – è stato l'auspicio di Calderoni – che da oggi si finisca di parlare del dubbio di poter andare a votare o meno, di ricorsi al Tar e di altre cose simili. E' importante invece che si parli di programmi e che possa avere inizio un dibattito politico vero e leale sui temi che interessano la gente”. “In questi giorni – ha concluso – abbiamo respirato un clima insostenibile, adesso è giusto confrontarsi sui progetti futuri”.15.00 Alle 17.00 la decisione del Tar Lombardia – La decisione del Tar della Lombardia sulla ammissibilità o meno della lista “Per la Lombardia” di Formigoni arriverà intorno alle 17 di questo pomeriggio. Dopo l'udienza a porte chiuse iniziata alle 9.30, il collegio si è ritirato in camera di consiglio per decidere se concedere o meno la sospensiva sulla sentenza della Corte d'appello di Milano che ha di fatto escluso Formigoni dalla competizione elettorale del 28 e 29 marzo. Se il Tribunale amministrativo della Lombardia dovesse accogliere la richiesta di sospensiva avanzata dai legali di Formigoni la lista dell'attuale presidente lombardo sarebbe riammessa fino al giudizio di merito dei giudici amministrativi che probabilmente arriverà all'inizio della prossima settimana.
Tuttavia, non è escluso che già oggi i giudici insieme all'ordinanza emettano un giudizio di merito sul ricorso.14.55 Il Pd a Schifani e Fini: “Cambierà la nostra linea” – I capigruppo del Pd al Senato e alla Camera, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini, annunciano che l'approvazione del decreto salva-liste avrà “immediate conseguenze sul nostro atteggiamento parlamentare”. In una lettera inviata ai presidenti delle Camere, Gianfranco Fini e Renato Schifani, scrivono: “Signori Presidenti, è nostra opinione che il decreto legge ieri approvato dal Governo in materia elettorale rappresenti un gravissimo precedente nella storia repubblicana. E' evidente che questo atto avrà immediate conseguenze sul nostro atteggiamento parlamentare. Abbiamo ritenuto doveroso informarVi preventivamente”.14.44 De Magistris (Idv): “Napolitano avalla leggi illegittime” – “Per raccontare l'operato di Berlusconi in queste ultime ore si potrebbe prendere spunto dal titolo di un celebre film: 'Mussolini ultimo atto'. Il dl salva-liste PdL è un atto eversivo e tirannico che potrà trasformarsi in un precedente nefasto per la tenuta democratica del Paese”. Lo afferma in una nota l'eurodeputato dell'Idv Luigi De Magistris. “Siamo al punto di rottura dell'equilibrio della Repubblica – aggiunge – al massacro del diritto e della Costituzione, di fronte a cui il Capo dello Stato china la testa e si dimostra accondiscendente. Se è poi vero quanto riportato oggi dai quotidiani, che ricostruiscono un ruolo da protagonista del Quirinale nella stesura del dl, siamo di fronte ad un comportamento gravissimo”. “Purtroppo ormai da tempo – conclude – il presidente della Repubblica avalla leggi illegittime che hanno preceduto quest'ultimo atto dittatoriale e golpista, rispetto a cui è urgente una grande manifestazione di piazza in difesa della Costituzione e della democrazia”.14.35 Di Pietro (Idv): “Serve una chiamata alle armi democratica” – “Serve una chiamata alle armi democratica, con manifestazioni di popolo, affinché, prima che sia troppo tardi questo golpe venga sventato”. Così Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, a CNRmedia commenta il caso del Dl salva-liste varato ieri dal governo e firmato dal presidente della Repubblica. “Si richiami il presidente Napolitano a quelle che sono le sue funzioni – aggiunge Di Pietro – a chi altro dovremmo rivolgerci per avere la garanzia che la Costituzione venga difesa?”. Quindi, conclude il leader Idv, bisognerà scendere in piazza insieme a tutta l'opposizione “per un'insurrezione democratica di piazza, un'invasione pacifica della Capitale che faccia capire a questo governo che il popolo italiano reagisce e non cadrà ancora nel tranello in cui cadde agli albori del fascismo”.14.17 Rosy Bindi (Pd): “E' l'ultima violazione delle regole democratiche” – “Il governo ha intera la responsabilità di aver consumato un ultima violazione delle regole democratiche. Dopo le leggi ad personam per tutelare interessi privati del premier, ecco che si fanno le leggi su misura per le liste regionali del Pdl per sanare i pasticci provocati dai loro dirigenti locali”. Lo dichiara Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea nazionale del Pd “Si vogliono coprire le divisioni, i malumori, le inadeguatezze del centrodestra – prosegue Bindi – e si trucca la partita elettorale per vincere, costi quel che costi. Non accettiamo questa arroganza del potere che calpesta i principi della democrazia e mette a rischio i fondamenti della convivenza civile”. “Mobiliteremo tutti i democratici del Paese – prosegue la presidente del Pd – e anche tra gli elettori del centrodestra sono tanti quelli che oggi sono le prime vittime di una classe dirigente di irresponsabili e di azzeccagarbugli”. “Il voto di marzo sarà anche l'occasione – conclude – per far vedere che si sta allargando il divario tra il centrodestra e il sentire profondo degli italiani”.14.00 Schifani: “Le camere valuteranno, ma i precedenti ci sono” – “Non spetta a me valutare la bontà o meno di un decreto. Spetta al Parlamento che sarà chiamato liberamente a pronunziarsi”. Risponde così il presidente del Senato, Renato Schifani, incontrando i giornalisti al termine di una breve visita al rinato teatro Petruzzelli di Bari. “Ritengo – aggiunge Schifani – vi fossero dei precedenti autorevoli della giurisprudenza amministrativa su questi punti, per cui il governo ha ritenuto, con l'approvazione del capo dello Stato, di intervenire per confermare l'orientamento della magistratura amministrativa”.13.35 Calderoli (Lega): “Rispetto per il presidente della Repubblica” – Il ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, difende il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dagli attacchi seguiti alla sua firma al decreto salva-liste. “Chi oggi attacca il presidente Napolitano – afferma il leghista – straparla, dimostrando di non aver neppure letto la Costituzione”. “Con la sua firma – sottolinea Calderoli – il presidente Napolitano ha difeso la Costituzione garantendo a tutti il diritto-dovere del voto di cui articolo 48 della Costituzione, confermando così, ancora una volta, un altissimo senso dello Stato e della democrazia”.13.30 Manifestazione nazionale del centrosinistra il 13 marzo – Il Pd e il centrosinistra scendono in piazza. Già oggi pomeriggio si terranno delle manifestazioni a Roma e a Milano e sabato prossimo nella capitale si terrà una iniziativa nazionale. I democratici, in una nota, spiegano: “Il decreto è un vero e proprio condono, un provvedimento che serve solo a occultare gli errori e le divisioni, a sanare il vero e proprio pasticcio combinato da una destra che pensa di vincere calpestando le regole. Contro il decreto il Pd e l`intero centrosinistra moltiplicheranno le iniziative elettorali per questo fine settimana”. “Le forze del centrosinistra – continua il comunicato – danno appuntamento oggi a Roma, alle 16,30 al Pantheon, a Milano, alle 17 in via Dante, e in altre città italiane e promuovono una manifestazione nazionale a Roma, che si svolgerà sabato prossimo nel pomeriggio. Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d`ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi”.13.15 Belisario (Idv): “Berlusconi come Mussolini e Napolitano come il re” – “Berlusconi come Mussolini, ma anche Napolitano come Vittorio Emanuele”. Il paragone è del presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “Il capo del governo decide e il presidente della Repubblica – è la critica di Belisario – firma qualsiasi cosa gli venga sottoposta, proprio come faceva il re con il duce. Altro che garante della Costituzione, altro che baluardo di democrazia! L'unico modo di salvarla, la democrazia, a questo punto, è una grande mobilitazione di massa nelle piazze subito e alle urne tra qualche settimana. Bisogna assolutamente mandare a casa questo governo – conclude Belisario – che si considera proprietario del paese”.13.00 Brunetta (Pdl): “Le proteste vengono da chi voleva vincere” – Per il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, “le proteste contro il decreto interpretativo sono da parte di chi voleva vincere facile”. Sul provvedimento 'salvaliste' e parlando dell'opposizione da Venezia, Brunetta ha proseguito: “Costoro non solo non vinceranno facile, ma troveranno un Pdl ancora più agguerrito, perchè consapevole dello scippo che gli volevano fare”. Secondo Brunetta, con il decreto, “è stata riportata giustizia nel paese”. “Avevamo visto un accanimento da parte dei magistrati – ha aggiunto il ministro – preposti al controllo delle liste tanto in Lazio quanto in Lombardia, degno di miglior causa. Probabilmente ci sono state anche alcune inefficienze, che però chi fa queste cose sa che sono all'ordine del giorno, c'è stata qualche impuntatura a qualche interpretazione eccessivamente restrittiva della legge”.12.55 Letizia Moratti (Pdl): “Rispettata la democrazia” – “L'iniziativa presa dal governo e dal Capo dello Stato rispecchia il senso più profondo della democrazia nel nostro Paese”. Ad affermarlo è stato il sindaco di Milano, Letizia Moratti, in riferimento al decreto legge interpretativo approvato ieri dal governo e vidimato dal Quirinale, “In democrazia – ha osservato il sindaco di Milano a margine dell'inaugurazione del teatro Elfo Puccini – si devono poter confrontare schieramenti opposti: non avrebbe senso una competizione senza uno degli schieramenti”. La riammissione delle liste è ora affidata al responso dei tribunali amministrativi della Lombardia e del Lazio: “Mi auguro che si chiarisca tutto”, ha concluso il primo cittadino del capoluogo lombardo.12.50 Manifestazioni di protesta anche a Milano – Decine di persone si sono fermate di fronte alla prefettura milanese bloccando il traffico per far sentire le loro ragioni e ribadire la propria contrarietà al decreto. Alla guida dei manifestanti, che sventolano bandiere di Rifondazione comunista, del Partito socialista europeo, del Cub e del popolo viola, c'é Vittorio Agnoletto, candidato presidente in Lombardia per la Federazione della Sinistra. Alcuni manifestanti, compreso lo stesso Agnoletto, si sono seduti a terra sulla strada di fronte alla prefettura incatenandosi simbolicamente e mostrando un volantino listato a lutto per 'la morte della democrazia'. Prima di iniziare il corteo, Agnoletto ha spiegato ai partecipanti che l'iniziativa è legata alla protesta per un “decreto che viola la Costituzione e la legge. Quando Berlusconi e i suoi ministri sono entrati in carica – ha osservato – hanno letto un giuramento alla Repubblica, garantendo di lavorare per l'interesse dei cittadini: siamo qui, invece, per denunciare che questo giuramento non è stato rispettato e hanno agito per l'interesse dei loro partiti e per i loro interessi personali”. In aggiunta, ha proseguito Agnoletto, “non possiamo tacere sul fatto che Napolitano non ha impiegato neanche un'ora per controfirmare questo decreto che noi riteniamo illegale e incostituzionale”. Davanti alla prefettura i manifestanti hanno inoltre scritto con della farina sulla strada 'Legge truffa'.12.45 Sit in del popolo viola davanti a Montecitorio – I manifestanti viola chiedono spiegazioni a Napolitano. Il Popolo Viola chiede al ''Pd di concordare una manifestazione unitaria: non devono decidere solo i partiti ma anche i cittadini''. Tra gli slogan anche ''Presidente Napolitano non abbiamo capito'' e ''Questo governo ha venduto la democrazia per un panino''.I dimostranti sono decisi a rimanere in piazza fin quando non avranno ottenuto una risposta.12.40 Violante (Pd): “Di Pietro parla a vanvera” – “Di Pietro? Qualche volta parla a vanvera”. Luciano Violante, ad Ascoli Piceno per un convegno di giurisprudenza, è stato avvicinato da un cronista e ha risposto così a una domanda sulle esternazioni del leader dell'Idv sull'impeachment al presidente Napolitano per il decreto salva-liste. L'ex presidente della Camera non è poi voluto entrare nel merito del decreto, respingendo cortesemente la richiesta di un commento.12.35 Franceschini (Pd): “In piazza per difendere la democrazia violentata” – Il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, afferma: “Un decreto che calpesta le regole senza vergogna. Subito in piazza e in Parlamento contro il governo e per difendere la democrazia violentata”.12.31 Lupi (Pdl): “La sinistra urla per coprire i suoi errori” -“L'opposizione ha gettato la maschera. Le reazioni al dl interpretativo del governo dimostrano la concezione di democrazia che hanno. Non si vincono le elezioni conquistando il voto degli elettori facendosi giudicare per quello che si è fatto o proponendo un'alternativa di governo, ma eliminando l'avversario a tavolino sperando in qualche burocrate zelante che interpreta le norme a proprio piacere”. Lo afferma il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl) in una nota. “Le urla di oggi – aggiunge – servono solo per coprire i disastri del governo delle 11 Regioni di sinistra. Cari Bersani e Di Pietro, vi siete già dimenticati dei rifiuti della Campania o del disastro della sanità nel Lazio, in Puglia o in Calabria?”.12.30 Bonaiuti (Pdl): “Il Pd critica Di Pietro ma marcia con lui” – “E' troppo facile prendere le distanze da Di Pietro e poi marciare insieme! Ci chiediamo come faccia una sinistra che si proclama riformista e moderata a restare, nei fatti, alleata per le elezioni regionali con chi attacca perfino il Capo dello Stato”. E' quanto afferma in una nota il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.12.21 Finocchiaro (Pd): “Grave responsabilità del Governo” – “Siamo arrivati al limite. Questo che viene spacciato per un decreto interpretativo altro non è che un provvedimento di urgenza che modifica le norme di legge. Un tentativo di scrivere a favore della destra una sentenza sulle gravi irregolarità commesse al momento di presentare le liste”. Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro in una nota. “Non ci stiamo a farci prendere in giro – aggiunge – ci troviamo di fronte all' irresponsabilità politica e istituzionale di un governo che copre le divisioni, i pasticci, gli errori di una maggioranza che non ha più alcun senso delle regole e della democrazia. La responsabilità ricade per intero sulle spalle del governo e della maggioranza: i cittadini italiani ne sapranno tener conto”.12.19 Casini (Udc): “Il messaggio che passa è devastante” – “Alla fine posso essere anche contento che abbiano riammesso le liste, ma il messaggio che passa al paese è devastante. Il messaggio è che le regole valgono solo per i deboli, mai per i forti”. Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, a Parma per una manifestazione elettorale a sostegno del candidato centrista per le elezioni regionali in Emilia-Romagna, ha ribadito la propria posizione sul cosiddetto decreto 'salva liste' firmato ieri sera dal governo. “Ora ci devono spiegare – ha concluso Casini – perché noi dobbiamo essere i fessi che rispettano le regole e, se non le rispettiamo, perché manca ad esempio un timbro, siamo esclusi dalle elezioni di Trento e invece chi fa il forte va sempre avanti. Per loro c'é sempre il nemico. Ma qui dove è il nemico? Dove sono i giudici comunisti? Il complotto contro Berlusconi? Non c'é stato nessun complotto. E' solo che hanno litigato sino all'ultimo per cambiare i posti nelle liste e sono arrivate fuori tempo”.12.18 Capezzone (Pdl): “Di Pietro scherza conl fuoco” – “Gli insulti, le minacce, le evocazioni cupe che vengono dal signor Di Pietro confermano la pericolosità e l'ambiguità della linea politica dell'Italia dei Valori e di tutta la sinistra, che – da Bersani a Bonino – non osa dissociarsi dall'ex pm”. Lo afferma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone in una nota. “Fallito il tentativo di privare milioni di italiani del diritto di voto – aggiunge – ora qualcuno vorrebbe alzare i toni, agitare le piazze, minacciare il Capo dello Stato. Spero che tutti ricordino che la semina di odio contro Berlusconi ha prodotto i fatti di Milano del 13 dicembre, e l'attentato di Tartaglia. A qualcuno non è bastato? Si vuole ancora scherzare col fuoco?”.12.00 Fini: “Il decreto è il male minore” – “La prima cosa che non si deve fare è tirare in ballo il Capo dello Stato”. Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini. “Mi sembra che il decreto sia la scelta del male minore – ha aggiunto Fini – per tutto quello che è stato detto e che si sarebbe verificato in mancanza di un' interpretazione autentica della legge e per garantire a tutti la possibilità di partecipare al voto e agli elettori il diritto-dovere di pronunciarsi anche in ragione di quello che è il programma e di quelli che sono i comportamenti che hanno contraddistinto le parti”.11.00 Di Pietro invoca l'impeachment per Napolitano – Antonio Di Pietro ritiene necessario “capire bene il ruolo di Napolitano” sul dl 'salvaliste', una “sporca faccenda”, per “valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni”. “Appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva Pdl, che permette a chi ha violato la legge di essere riammesso alla competizione elettorale – afferma il leader di Italia dei valori -, ho pensato tra me e me, come già è avvenuto per le altre leggi ad personam, che il presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Poi, stamattina, dalla lettura dei giornali ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo. Se così fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l`arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta”.