Site icon archivio di politicamentecorretto.com

CAMBIO DI POLTRONA AL SENATO : NON FACCIAMO LO STESSO ERRORE

LA NOTIZIA (da Il Sole 24 ore) – «Un lavoratore italiano all'estero. Uno di voi». Era questo lo slogan elettorale di Raffaele Fantetti, primo dei non eletti nelle file del Pdl della circoscrizione Europa, quello al quale l'ex senatore Di Girolamo avrebbe usurpato lo scranno a Palazzo Madama. «Oggi la Giunta delle elezioni l'ha proclamato senatore – racconta al Sole24ore.com il senatore Lucio Malan (Pdl), membro della Giunta – ma c'è stata la richiesta, avanzata dai senatori D'Alia e Sanna, di controllare i requisiti di effettiva residenza di Fantetti». È stato proclamato in aula dal presidente di turno dell'assemblea, Vannino Chiti, che ha anche ricordato che decorrono da oggi i venti giorni previsti dalla legge per eventuali reclami. Sono molti, infatti, i dubbi avanzati dall'opposizione sull'effettiva residenza all'estero del neo-senatore. Ora, insomma, la seconda degli esclusi, che è l'ex senatrice Antonella Rebuzzi (Pdl), di origine bergamasca, effettivamente residente a Mosca, potrebbe fare ricorso contro la sua elezione. Una sorta di legge del contrappasso. Proprio da Fantetti, che aveva raccolto 20.400 preferenze, era infatti partito il ricorso contro l'ex senatore Di Girolamo, oggi inquisito per riciclaggio e collusione con la ‘ndrangheta. Ricorso che aveva dato il via alla procedura della Giunta per le elezioni culminata in una relazione che contestava l'elezione del senatore. In molti, e non solo nelle file dell'opposizione, scommettono sul fatto che il senatore non arriverà alla fine della legislatura. Su Fantetti, comunque, è cauto anche il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, «ora la prudenza deve essere massima» e assicura «massimo controllo e attenzione». Che ha anche spedito ai suoi della Giunta per le elezioni una lettera nella quale invita i senatori a controllare accuratamente i requisiti del nuovo senatore. I toni dell'opposizione sono meno soft. Le accuse più forti sono quelle del deputato Francesco Barbato (Idv), che sta per presentare una interrogazione parlamentare sull'intreccio malavita organizzata-politica. «Sono stato in carcere – ha detto Barbato – ho visto e parlato con Gennaro Mokbel, in presenza di testimoni: mi ha detto che Raffaele Fantetti, quello che prenderà il posto di Di Girolamo, è ancora peggio di lui». Il deputato Idv afferma che «per Mokbel dietro Fantetti ci sono strani giri… massonici». Dalla maggioranza c'è chi obietta che «certo Mokbel non è la bocca della verità». Poi Barbato attacca il futuro senatore sul fronte del lavoro. «Lavora per il ministero dello Sviluppo, quello di Scajola». Con toni più moderati gli fa eco Gianpiero D'Alia (Udc). A lui risulta che Fantetti sia «un impiegato del ministero delle Politiche comunitarie». Quindi, chiede, «siamo sicuri che abbia i requisiti? Può avere, un dipendente di un ministero, la residenza all'estero?». Insomma mancherebbe il requisito della residenza all'estero. «Valuteremo i titoli del subentrante, non appena la Giunta per le elezioni se ne sarà occupata», ha sottolineato in risposta a D'Alia il presidente del Senato, Renato Schifani.

Exit mobile version