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VOTO ESTERO: TREMAGLIA, UNA PAZZIA CANCELLARE LEGGE

Cancellare la legge per il voto degli Italiani all’estero, dopo il caso Di Girolamo?

“Una pazzia”, dice Mirko Tremaglia, ex Ministro per gli Italiani nel Mondo e ‘padre’ della legge che ha consentito a 4 milioni di Italiani all’estero di eleggere loro rappresentanti al Parlamento italiano.

“Sarebbe una vergogna, un vero harakiri – insiste Tremaglia – un modo per rendere l’Italia meno forte nel mondo dal punto di vista politico ed economico. I cittadini di origine italiana nei cinque continenti sono 60 milioni e 395 i parlamentari di origine italiana eletti in vari paesi, una ricchezza incommensurabile, che il caso Di Girolamo non può cancellare”.

L’anziano leader dei Comitati Tricolori precisa: “Certo possono essere adottati accorgimenti per rendere effettivamente segreto il coto e la strada giusta è quella di istituire dei seggi elettorali, come sul territorio nazionale, nelle Ambasciate, nei Consolati, nelle scuole e negli Istituti di Cultura Italiani … Ripeto, l’importante è garantire la segretezza del voto.

Ma forse è la partitocrazia a non volere questo e a voler colpire lo sviluppo italiano nel mondo”.

Quanto a Di Girolamo, Tremaglia non ha dubbi: “Io mi ero opposto alla sua candidatura e poi non dobbiamo dimenticare che la giunta delle elezioni del Senato aveva già deciso per la sua decadenza, ma poi in aula con una furbata si è deciso di non decidere e la cosa è rimasta ferma lì.

Solleverò – conclude più battagliero che mai – quello che è un problema costituzionale direttamente con il Presidente della Repubblica …”

Facendo seguito alla intervista rilasciata alla Agenzia AGI, Tremaglia intende precisare che il Di Girolamo non è mai stato proclamato Senatore, ma ha percepito ugualmente lo stipendio mensile da Senatore.

(AGI) – Roma, 26 febbraio 2010

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