E’ l’Aula Magna dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma
di Nino Bellinvia
Gran fermento per la preparazione dell’inaugurazione del nuovo Anno Accademico dell'Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma (presidente è il prof. Gianni Iacovelli). All’Accademia appartiene il Museo Storico Nazionale dell'Arte Sanitaria, con biblioteche ed archivio. Tra le sue sale, la seicentesca Sala Alessandrina (oggi Aula Magna dell'Ente nella quale avverrà l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico), richiesta particolarmente per “Congressi ed Eventi tra Storia e Scienza”. Apprezzata è, infatti, la proposta di spazi e servizi per incontri in modo nuovo, efficiente e coinvolgente. Si tengono Convegni e congressi scientifici, culturali, professionali, di categoria, incontri legati al business, al commercio, alle nuove professioni. Oggi la circolazione del sapere e il contatto personale richiedono più tecnologia, più attenzione ai fattori umani, più comunicazione, più qualità globale, più efficacia. Gli spazi e i servizi congressuali sono particolarmente versatili e flessibili nella loro offerta e sono proposti e gestiti con questa filosofia: incontrarsi al meglio. INCONTRARSI A ROMA… (questo l’invito) è un’esperienza che non si dimentica. Roma é una città dal doppio volto: moderna ed efficiente nel business e nei servizi, antica e a misura d’uomo nella sua parte storica. È centro propulsivo dell’economia, ma anche polo culturale. Il lungofiume, gli antichi palazzi, le chiese, le mostre, i concerti: incontrarsi a Roma significa entrare in un clima di bellezza e serenità.
La Sala Alessandrina è anche chiamata “Ospedaletto” in quanto destinata al ricovero dei feriti di guerra (riusciva ad ospitare 64 letti). Adibita dal 1971, a seguito di lavoro di restauro eseguiti dal Pio Istituto in accordo con l'Accademia, ad Aula Magna, dispone di 200 posti a sedere (la sala ha una superficie di 200 mq e 11 mt di altezza ed è dotata di amplificazione, microfoni a filo e radiomicrofoni; proiettori e videoproiettori; lavagne luminose e a fogli mobili. Telefono, fax e postazione internet).
E’ stata costruita tra il 1665-67 dal papa Alessandro VII Chigi. Sulla parete sinistra, in alto, si ammira lo stemma di Pio IX con una lapide in marmo (1896). Sotto è sistemato un grande mortaio in marmo ai cui lati si trovano due enormi angeli. Sulla parete accanto, un’altra lapide ricorda il restauro del 1797, quando ricopriva la carica di Precettore (massima carica dell’ospedale) mons. Giovanni Castiglioni. Sotto gli archi e a terra sono sistemati alcuni stemmi in travertino provenienti dall’Ospedale Santo Spirito, riconoscibili dallo stemma con la doppia croce.
Percorrendo il portico a destra, dietro l’angolo, è murato il monumento eretto nel 1902 in ricordo del giovane medico Enrico Biondi, ucciso da un malato di mente (Stemmi visibili nel portico). Alle sue pareti si ammirano le tavole anatomiche di Paolo Mascagni (1752-1815) sono dei quadri dipinti a mano di cui hanno un particolare interesse storico le raffigurazioni del sistema linfatico. Mascagni lo troviamo professore all'Università di Siena e successivamente lettore di anatomia nell'Ospedale S.M. Nuova di Firenze.
Sono presenti, sempre appesi alle pareti, dei dipinti ad olio appartenenti a Guglielmo Riva (1627-1677), celebre anatomico e chirurgo dell'ospedale romano della Consolazione, rappresentano, uno il sistema chilifero, gli altri due, uno “l'esaltazione del fegato ed un altro del cervello”. Sulle rampe dello scalone si osservano alcuni busti di sanitari tra i quali emerge quello di Ippocrate. Sui lati dell'ingresso, attraverso il quale si accede alla sala Flaiani, si notano due grandi medaglioni uno di Pio VI e l'altro del Cardinal F.S. De Zelada, Segretario di Stato di Pio VI. Al disotto dei due medaglioni sono murate due lapidi, una per lato, una in ricordo dei tre fondatori della Accademia (Borgatti, Capparoni e Carbonelli) e l'altra con testa in bronzo dedicata al Primo Presidente dell'Accademia Pietro Capparoni.
Al centro della parete che sorregge lo scalone, sotto il busto di Ippocrate, spicca lo stemma dell'Accademia e subito sotto una lapide in bronzo che ricorda tutti i medici caduti nell'adempimento del loro dovere con davanti in gran vista una statua di Esculapio.
Il chiostro e il suo porticato accrescono il suo valore artistico e culturale. La Sala Alessandrina (Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria) si trova sul Lungotevere in Sassia, 3 (Ospedale S. Spirito). Può essere raggiunta: con autobus (n. 23, 34, 40, 46, 62, 64, 98, 280, 870, 881); metropolitana (Linea A, fermata Ottaviano e poi dirigere in direzione S. Pietro), treno metropolitano urbano/extraurbano (Fermata Stazione S. Pietro). In auto dall’aeroporto di Fiumicino (autostrada Roma/Fiumicino – uscita G.R.A Aurelia). In treno (servizio navetta diretto da e per la Stazione Termini). Parcheggio, fascia blu fino alle 20.00 (possibilità di sosta Terminal Granicolo, auto/pullmann a pagamento, aperto fino alle 1.00). Recapiti telefonici: +39 06 5220 0672 – +39 0689 3051 ( fax +39 06 5224 7041 – +39 06 699 1453) www.artesanitaria.it: e-mail: info@artesanitaria.it
* Notizie e foto tratte dalla Guida di Tina Bovi “Il Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria”