“Il caso di Andrea Pancallo è l’ennesima dimostrazione di come la crisi della sanità italiana non conosca limiti. Se un giovane arriva al punto di voler vendere un rene all’asta per aiutare il padre affetto da Sla, significa non solo che le istituzioni non hanno saputo offrirgli un aiuto, ma neanche prestargli ascolto”. Lo ha detto il segretario regionale dell'Udc, Luciano Ciocchetti. “Lo scorso novembre – ha continuato – si è superato il limite del vivere civile di un paese che si ritiene uno stato moderno, con lo sciopero della fame di un gruppo di malati di Sla. È inammissibile che si debba arrivare a tanto per farsi ascoltare, noi dell’UDC ci impegneremo affinché queste persone ottengano gli aiuti di cui hanno bisogno, e non vengano più costrette a compiere gesti disperati”.