Spiace notare una lunga intervista su LA STAMPA del senatore leghista Enrico Montani che mi attacca per molte cose. Montani non capisce di diventare facile strumento di chi non sta nella pelle pur di evidenziare presunte divisioni nel centro-destra verbanese e preferisce il “botto” di una intervista a un lavoro paziente e quotidiano che – e con la mia massima soddisfazione – vede doverosamente coinvolti assessori e consiglieri della Lega. Certo che fare il sindaco porta anche a proporre,, a volte delle scelte scomode o imporsi rapidità di intervento. Non si governa con gli slogan ma con i fatti e dovere di un sindaco è soprattutto instillare nei cittadini lo spirito di appartenenza ad una comunità cittadina, quella “coscienza civica” che è la consapevolezza di quanto avviene in noi stessi e nei nostri rapporti col mondo. Questo vale quando si devono cercare di comprendere anche le ragioni degli altri o quando si prende atto che un problema ambientale (come le polveri sottili) è di tutti (anzi, per una volta tanto, proprio di tutta la “Padania”), anche se a Verbania i dati sono relativamente buoni. Mi si critichi pure, ma continuerò a credere che bisogna impegnarsi seriamente per i problemi ambientali come per quelli sociali e che l’impegno che mi sono preso con la città è nel tentare di risolverli, convinto che non bisogna guardare al piccolo sacrificio dell’oggi, ma alle prospettive del domani. Sono comprensibili le fibrillazioni pre-elettorali, ma occorre maggiore reciproca consapevolezza e senso di responsabilità.
