Dalle Alpi a Pantelleria, non si passa!!! L’Italia e’ una Nazione!!! Aderire come Stato Membro all’Unione Europea e’ indispensabile? L’Italia, da sempre destinata, Nazione guida in ogni campo!!! L’Italia ha perso una guerra e non il ruolo di nobile Nazione!!!
L’ Unione Europea, grande potenza industrializzata, si affretti a cambiare marcia e modifichi gli atteggiamenti di Unita’ ed esprima il suo ruolo di mega nazione con maggiore tolleranza e rispetto ed allo stesso tempo, l’Italia, membro fondatrice, non assuma posizioni d’inferiorita’ e faccia pesare e valere la sua storia ed i talenti che tutto il Mondo ci invidia e vorrebbe avere.
Non sono parole tendenziose perche’ distanti da ogni velleita’ irriverente o bellicosa, ma un silenzioso grido di dolore, perche’ gli uomini di turno che nel nostro Paese governano, sappiano, che l’Italia ha una storia ultra millenaria, le sue impronte tangibili sono presenti ovunque. L’Italia e’ stata la culla della Civilta’ occidentale, l’Impero Romano ha saputo tessere e costruire offrendo una strada piu’ facile da percorrere e conquistare le mete piu’ ardite nell’ interesse di tutta l’Umanita’.
L’Italia e lo Stato del Vaticano presenti nella nostra penisola italica, sono i portavoce di promozioni umanitarie al servizio della pace e la sicurezza per realizzare quell’unione di fratellanza e collaborazione con tutti i popoli del Mondo.
E’ bene che i Signori Europarlamentari italiani e di tutti le altre 26 Nazioni, sappiano formulare e regolamentare politicamente r finanziariamente per irrobusture le Nazioni che la compongono e non manifestandosi con gli organismi da loro Rappresentati esercitando poteri ai limiti di violazioni delle sovranita’ nazionali.
Se queste ipotizzate preuccupazioni dovessero realmente accadere ai danni di ogni nazione, e’ difficile prevedere le loro reazioni. Con il massimo rispetto alle autorita’ italiane e quelle dell’Unione Europea, e’ facile immaginare qualora l’Italia, ravvisasse virtualmente valicati tali confini, farebbe valere non solo le sue ragioni, ma reagirebbe con note diplomatiche dettate dalle circostanze e con criteri democratici mirate ala difesa del “Diritto” della sua intoccabile Sovranita’ Nazionale perche’ Libera ed Indipendente.
Seconde la mia opinione personale emergono da queste prime timide e sterili esperienze dell’Unione Europea, anzi, nemmeno sinceramente convinto che all’Italia, quell’unica cosa apparentemente positiva, ma prematura a conclamare con giudizi trionfalistici l’ammaino dell’epoca storica della Lira, frettolosamente svalutata.
In sintesi, la vecchia Lira, decapitata con un prezzo non dadeguatamente equilibrato, accettando l’Euro come moneta unica europea, come fosse la bacchetta magica che potesse risolvere d’incanto i problemi di varia natura che assillarono ed assillano l’Italia dal 2 giugno 1946, giorno in cui il popolo italiano fu chiamato con un “Referendum” anch’esso affrettato perche’ e’ inutile nascondere od oscurare la storia, e mi riferisco quella vera, che furono volutamente esclusi dalla possibilita’ di poter esprimere il loro voto a quella malaugurata iniziativa e purtroppo importante appuntamento “refendario” che ha cambiato la storia che da un Regno d’Italia, alla fondazione della Repubblica Italiana, [la maggioranza quella ufficializzata dai verbali legata al “Referendum”, ma nello stesso tempo, fu negata tale partecipazione, a tutti gli Italiani della Venezia Giulia e le centiniaia di migliaia di profughi di Fiume, della Dalmazia ed oltre 300.000 (trecentomila) soldati italiani che a causa dell’infausto armistizio dell’8 settembre 1943, furono deportati nei vari campi di concentramento dislocati in Germania in attesa del loro rientro in Italia].
A proposito di Refendum accordati e non, se nel 1946, il popolo italiano voto’ per la Repubblica, e per motivazioni piu’ che giustificate, allo stesso popolo italiano, fu negata la logica del suffragio refendario che aprovassero o no l’adesione all’ Unione Europea? E successivamente i vertici responsabili della politica italiana evitarono un’altra logica normativa fondante della democrazia ignorando il consenso espresso da un Refendum perche’ il popolo italiano si esprimesse con un Referendum se avallare o no la ratifica del Trattato di Lisbona?
L’Euro, moneta unica europea, per l’Italia, potrebbe considerarsi operazione monetaria azzeccata se i presupposti di base nell’ambito della circolazione area occidentale europea utilizzassero tale moneta unica, affinche’ tale realta’, lo strumento che agevola il cambio capace a penetrare nel mercato mondiale e mirato ad essere piu’ competitivi perche’ i nostri manufatti, che tra l’altro sono comunque e sempre presentati eccellenti come prodotti “Made in Italy”, ovviamente senza nulla togliere, riconoscimentidi qualitativi di merci prodotte dalle altre grandi nazioni membri dell’Unione Europea.
Come e’ giusto pensare, seconco il mio punto di vista, con la sola moneta unica non trovera’ la soluzione piu’ idonea per affrontare le sfide che l’Unione Europea sara’ costretta a confrontarsi con le nuove realta’ ed esigenze mondiali. Quindi, sarebbe piu’ opportuno affiancare alla grande struttura della Banca Centrale Europea, altri necessari organismi, qualora non ancora avviati, per i controlli piu’ efficaci e vigilando costantemente l’evoluzione del fenomeno della globalizzazione in atto, ma credo, in quanto ho la percezione che le normative finora adottate per lo sviluppo ed il sostegno dell’esportazione vi e’ la necessita’prioritaria di un’ organizzazione piu’ attenta che agisse con tempestivita’ le operazioni dei controlli di tutte le merci in partenza e soprattutto quelle in arrivo, per evitare che si sviluppi scorrettezze ed illegalita’ di carattere concorrenziale su iniziative dai paesi nell’ambito del mercato mondiale ed in particolare quelli asiatici.
Le menzionate Nazioni asiatiche, dallo sviluppo industriale dell’ultima ora, non sono ancora allineate a rispettare leggi e normative, soprattutto quando le loro merci destinate alle nazioni dell’Unione Europea, creando seri problemi, che fortemente penalizza l’Italia e la sua economia dalle invasioni di prodotti plagiati o imitati ai danni delle piu’ importanti e prestigiose ditte importatrici ed esportatrici che operano attivamente nel nostro territorio.
Le problematiche nelle aree del mercato produttivo italiano ed altri Paesi, membri dell’Unione Europea, sono molto importanti evitare che si creino rallentamenti generati dalla burocrazia non solo italiana, ma anche da quella dell’U.E. che da decenni hanno disseminato pali e paletti incentivando seppure in buon fede criteri negativi che appesanti-scono altro carico piu’ oneroso alle grandi imprese e ditte impegnate all’importazione ed esportazione.
Ed altre cose piu’ utili che gli addetti alla politica italiana, il tempo lo dovrebbero dedicare con maggiore impegno a legiferare con modalita’ di facile applicazione mirate a semplificare le operazioni di importazione ed esportazioni. Le stesse cose in tutte altre nazioni membri dell’Unione Europea e soprattutto l’obiettivo primario di tutto cio’ che puo’ agevolare lo sviluppo e favorire le esporazione, ma intensificando maggiori controlli.
Se si e’ voluto creare una mega struttura europea, che dal mio punta di visata, ho la percezione si regga su colonne d’argilla, come e’ evidente a tutti, sostenuto annualmente a costi elevati da ogni Nazione membro, tale peso supportato,sono grosse risorse economiche che le Nazioni membri bruciano per il mantenimento strutturale dell’organizzazione politica ed amministrativa dell’intero assetto dell’Unione Europea e nutro dubbi se sono stati vantaggi come crescita del Pil delle singola nazioni membri dell’ U.E.
Tenuto conto del periodo di oltre mezzo secolo, da quando inizio’ l’idea di grande nazione europea, e le strategie di mercato ed il rimensionamento delle sovranita’ nazionali ed i nuovi metodi, la conduzione della politica legate alle Amministrazioni Pubbliche incluso lo spezzettamento con la creazione di 20 Regioni Italiane, con l’inevitabile ridimensionamento del potere del Governo Centrale, che di fatto delega alle Istituzioni regionali e locali ad esercitare e legiferare per un bilanciamento di poteri nell’ambito del territorio nazionale.
Dalle Nazioni membri dell’U.E., francamente non sono emersi eclatanti sviluppi nel settore dell’economia, al contrario piu’ si percorre questa virtuale strada incantata e piu’ aumentono i fallimenti di piccole e grandi aziende e soprattutto non in grado di risolvere con certezza le recenti crisi abbattutesi in Italia, in Europa e nel Mondo.
Questo vuol dire che crescera’ in Italia e nell’U.E. il numero delle persone che perderanno il lavoro e simili situazioni se non vanno affrontate con la dovuta determinazione ed il coraggio di promuovere grossi investimenti a lungo termine all’interno della U.E. con nuove aperture politiche che sappiano attirare nuovi capitali esteri interessati a investire In Italia e nelle altre Nazioni membri dell’ Unione Europea, se cosi’ non fosse, sara’ quasi impossibile ottenere certezze ed un migliore futuro alle nuove generazioni.
A cosa servirebbe la moneta unica? A che cosa servirebbe la mega Banca dell’Unione Europea? Se ci dovessero essere carenze nell’organizzazione politica economica e socio assistenziale, se l’U.E., risultasse incapace ad aiutare ogni Nazione e che invece, obiettiva- mente le Nazioni, pretenderebbero essere non solo protette da guerre o da calamita’ perche’ se l’U.E. manifestasse impotenza ed immobilita’ creerebbe le premesse di vuoti di potere e sostenuta da una politica effimera o inefficenza intevitabilmente danneggerebbe la crescita dei Pil nazionale relativa l’Italia e delle Nazioni membri nell’ambito dell’U.E.
Se queste ipotesi tendenzialmente poste in negativo, disgraziatamente si verificassero, l’Unione di 27 Paesi Europei non servirebbe e vanificherebbe gli obiettivi principali di una politica positiva europea, quindi si potrebbe immaginare di avere prodotto solo parole e molte nuvole nelle mani, con l’unica ecezzione di posti di lavoro ed opportunita’ agli Europarlamentari e fuzionari che sbarcano a Bruxelles od in altri organismi europei, ma poi di fatto, senza soluzioni, ai mille broblemi che attanagliano ogni singola nazione.
Secondo il mio modesto punta di vista, i fondatori, dell’U.E., non coloro che fondarono il Mercato Cumune Europeo, ma ad altri politici che vollero allargare il discorso molto piu’ complesso coinvolgendo le nazioni europee, nella prospettiva di realizzare l’U.E., iniziarono le fasi d’attuazione organizzativa e come riferimento la Nazione degli Stati Uniti d’America. M e le strutture ed organismi non sono come quelli gestiti dagli europei, infatti i fondatori delle prime 13 Colonie del Nord America legate al Regno Unito, ora strutturati come Stati, erano tutte di nazionalita’ inglese e parlavano e parlano ufficialmente la lingua inglese.
Progetti di tali dimensioni, gli Stati Uniti le superarono perche’ le dette Colonie erano agli inizi della loro storia, quindi fu piu’ facile l’evoluzione della Indipendenza dall’Inghilterra e ed accellero’ la metamorfisi non solo di creare uno Stato, ma proseguirono con un progetto di espansione premesse positive con consenti’ ad entrare nello scenario politico mondiale come una delle piu’ grandi e potenti nazioni non solo industriale, ma anche militare.
L’Unione Europea anche se si proporrebbe con promozioni di attivita’ nobili, sociali, assi- stenziali come difesa a tutela dei diritti dell’uomo in ogni parte del pianeta, non e’ autorizza-ta a snaturare lo Status di Nazione o prospettare futuri progetti, in questa epoca lo scenario politico mondiale e’ diverso da quando nacque l’idea della fondazione dell’Unione Europea.
Sono molti i problemi per ogni singolo Paese: l’Immigrazione, conciliare la convivenza con piu’ razze, etnie e religioni: Il Pil nazionale che negli ultimi anni ha registrato notevole decrescita; I problemi ambientali e tutela per la natura.L’innalzamento dell’eta’pensionabile. Ricerche ed innovazioni per le nuove fonti d’energia che non siano pericolose o costose per non compromettere i costi della produzione; Come affrontare la cresciata della popolazione mondialee quali nuove strategie per sconfiggere la fame nei vari paesi del III mondo.
I mutamenti climatici a ritmi incensanti e l’uomo che nulla puo’ contro la furia della natura; Ci sono ancora situazioni serie d’affrontare ed e’ per questo che anche in Italia, i Signori politici, comprese tutte le strutture dello Stato e Nazione Italiana, sono chiamate ad affron- tarle in quanto su molti problemi comunitari ed interessano a tutti i membri dell’Unione Europea, ma altre problematiche che da piu’ vicino interessano all’Italia, che sono affrontati quotidianamente che cito sommariamente: l’immigrazione, la sicurezza, la lotta al terrori- smo, la lotta per arginare l’importazione della droga e la lotta all’evasione fiscale;
Ed all’Italia il piu’ difficile problema, controllare ed agire come ridimensionare il Debito Pubblico, ed allo stesso tempo, debellare la struttura della criminalita’ organizzata ed attua- re nuove strategie politiche per attirare grossi capitali stranieri, affinche’ investano in Italia.
Alle due Istituzioni colonne portanti della struttura politica della nostra nazione, faccia ognuno il proprio dovere, quindi la Magistratura con i suoi Tribunali e Le Istituzioni dello Stato, secondo il criterio democratico, il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati. Al Parlamento il potere di legiferare ed alla Magistratura il potere di farle rispettare, comunque tali modalita’ applicative andrebbero riformate.
Ai Responsabili come principali servitori dello Stato ed a tutti gli uomini politici sono consapevoli di essere soggetti a rispettare tutte le leggi, le azioni giudiziarie a carico del parlamentare, l’autorizzazione a procedere a mandato scaduto, comunque esteso dalla base alle 4 piu’ alte autorita’ della Repubblica Italiana ovvero a tutti i Senatori, Deputati al Parlamento e componenti della compagine governativa. Quale motivo grave o scandalo se venisse ripristinato l’Immunita’ Parlamentare gia’ riconosciuto agli Europarlamentari?
Con poche leggi si ristabiliscono gli’equilibri di pesi e contrappesi, da introdurre una nuova formula “i due poteri prioritari dello Stato” che restituirebbe autorevolezza all’apparato politico e quello giudiziario. Comunque il momento storico e’ critico ed e’ utile agire con la consapevolezza di concedere spazio di azione a chi e’ stato affidato l’incarico a governare ed a chi invece, ha voluto ricoprire ruoli nell’apparato giudiziario, autonomamente e con il piu’ alto senso dello Stato e con prudenza espressione della giurisprudenza nel valutare la tesi dell’assoluzione o condanna a coloro colpevoli di reati penali e civili.
La politica deve garantire un buon servizio alla Nazione ed migliorare la vita al cittadino e la burocrazia con le sue norme di controllo sono necessari a condizione che non soffochi l’organizzazione produttiva ma favorire l’allegerimento della pressione fiscale nel circolo produttivo che senza tale provvedimento, inevitalmente danneggerebbero le piccole, medie e grandi aziende, che sono i motori principali dell’economia capace ad alzare l’indice del Pil nazionale creando in primis ricchezza a favore di tutti e ristabilisce un giusto equilibrio per coloro soggetti la presentazione dei redditi personali ed aziendali condizioni necessarie, affinche’ le entrate siano in sintonia con il Bilancio dello Stato ed agevolera’ l’Amministrazio- ne Pubblica a integrare un corretto piano finanziario a lungo termine mirato alla descriscita del Debito Pubblico.
Il progresso nonostante tutto, avanza e l’Italia che e’ una Nazione ha il dovere di andare avanti per centrare gli obiettivi che aiutino a superare le sofferenze, convivenze e rinsaldare vincoli di fratellanza con i popoli per creare un rinnovato modello di vita a favore di tutta l’umanita’. Le Istituzioni Italiane sono salde ed ho la certezza che questo periodo critico sara’ superato ed una nuova era gratifichera’ L’Italia ed il Popolo Italiano con un radioso avvenire.
Boston, 22 febbraio 2010 On. Michele Frattallone, Presidente del CTIM.,Inc., Consigliere eletto e membro del Comitato Esecutivo e Tesoriere del COM.IT.ES., Circoscrizione consolare di Boston, gia’ Candidato al Parlamento Italiano nelle ultime elezioni del 13-14 aprile del 2008