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Il PdL difende Minzolini: il suo garantismo è ineccepibile

Il centrodestra difende il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, attaccato dall'opposizione e dall'Usigrai per l'editoriale firmato in cui ha puntato il dito contro la “condanna mediatica” di Guido Bertolaso per l'inchiesta sui grandi appalti. “Il fondo di Minzolini – afferma il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto – è caratterizzato da un garantismo ineccepibile. Lo attaccano solo dei ben noti forcaioli il cui sogno è che Travaglio si trasferisca da Annozero al Tg1. Fortunatamente non siamo ancora arrivati a questo punto, anche se Travaglio gode della possibilità di parlare per sette minuti filati senza contraddittorio per distruggere le persone che mette nel mirino. Invece questi ben noti fautori della libertà di stampa sostengono che Minzolini va mandato al rogo”.

Gli fa eco il presidente dei senatori Maurizio Gasparri: “Politici e sindacalisti che attaccano Minzolini sono patetici. Il direttore del Tg1 parla con chiarezza il linguaggio della verita'. Dovrebbe imbavagliarsi? Alla sinistra vanno bene solo le foche ammaestrate e i loro cori che recitano spartiti a memoria inneggianti i capi dell'Usigrai ed i partiti della sinistra? Si vorrebbe la censura, mentre invece va tutelata la liberta' di stampa. Giu' le mani da chi, come Minzolini, parla chiaro e dovra' continuare a farlo senza subire queste vergognose intimidazioni”.

“Ogni volta che il direttore del Tg1 Minzolini esercita una sua prerogativa esponendo il proprio punto di vista ai telespettatori, dalla sinistra, Usigrai compresa, partono puntualmente – dice il vicepresidente della commissione parlamentare di Vigilanza Giorgio Lainati – una serie di altolà tanto assurdi quanto provocatori. I giustizialisti gridano allo scandalo perché non accettano che Minzolini abbia semplicemente ricordato che le intercettazioni devono essere considerate un contributo alle indagini e non certo la prova del reato”.

''Ora abbiamo la prova che Giulietti e compagni hanno sviluppato una vera e propria allergia nei confronti del direttore del Tg1 Minzolini. Altrimenti non si possono spiegare le ennesime proteste per l'editoriale del direttore del Tg1, stasera dedicato alle intercettazioni, suggerito dalla lettera scritta dalle figlie di Bertolaso'': cosi' il vicepresidente dei senatori Francesco Casoli. ''Possibile – aggiunge – che ancora non abbiano capito che la liberta' di stampa, di cui a parole si dicono paladini vale anche per il direttore del Tg1 che per gli editoriali segue l'esempio dato dal suo predecessore. Si lamentano che sono tutti sulle posizioni del governo, ma del resto, non ricordiamo editoriali di Riotta contro Prodi''.

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