di Nino Bellinvia
Nominato con decreto firmato dal ministro per i Beni e le Attività Culturali sen. Sandro Bondi.
Il pugliese prof. Gianni Iacovelli è il nuovo presidente per il triennio 2010-2012 dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria che ha la sua sede a Roma. La nomina di riconferma (era stato nominato presidente il 4 giugno 2009) è avvenuta lo scorso 3 dicembre 2009 con decreto firmato dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sen. Sandro Bondi (decreto pubblicato sul Bollettino ufficiale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
Abbiamo cercato più volte di metterci in contatto con il prof. Iacovelli, ma i suoi numerosi impegni l’hanno tenuto fuori dalla Puglia e solo lo scorso di recente abbiamo avuto il piacere di complimentarci personalmente con lui e fargli anche alcune domande, alle quali, dopo averci ringraziato per gli auguri, ha risposto con la sua proverbiale cordialità.
– Quale sarà il suo impegno con l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria?
– Innanzi tutto svecchiare quest’Accademia che, come si sa, è antica, prestigiosa e di grande valore culturale-scientifico. Negli ultimi anni in modo particolare si era, però, un pò arroccata su certi sistemi di gestione che l’hanno in qualche modo allontanata dalle antiche e vecchie finalità che erano quelle di essere al centro di tutte le attività di carattere medico e di carattere umanistico che sono alla base di quella che è la cultura del medico.
– Qual è l’importanza dell’Accademia?
– L’Accademia costituisce l’Istituzione più importante dal punto di vista della cultura medica, dal punto di vista dell’aggiornamento sanitario, dal punto di vista della didattica e dal punto di vista della promozione, diciamo così, di una serie di attività che sono le attività per la vita del medico. Noi abbiamo un corpo accademico che è il Ghota delle Università Italiane, sia per quanto riguarda i soci onorari che i soci effettivi.
– Qual è, quindi, in sostanza il suo scopo?
– Il mio scopo è quello di riprendere questo tipo di rapporto con le Università, con le Istituzioni culturali e scientifiche, con il C.N.R. in modo particolare, e portare avanti il discorso dell’Accademia e farla diventare proprio il perno, com’era prima, della vita medico-scientifica in Italia.
– Farà il “globetrotter”?
– Non starò certo fermo… Buona parte della settimana la trascorrerò a Roma. Gli altri giorni tra altre località e la Massafra, in provincia di Taranto.
A Massafra (abita con la moglie, la dott.ssa Vita Castano e le figlie Ileana ed Ivanna, ambedue insegnanti n.d.r.) svolgo l’attività di medico pratico, medico legale e ortopedico, A Roma la mia attività è legata alla vita dell’Accademia e anche a tutti gli eventi scientifici che l’Accademia promuove o in cui è coinvolta. Per esempio domani (21 gennaio – ndr) ho un Congresso della Scuola Superiore di Polizia in cui si farà il punto sull’influenza A/H1N1. Praticamente, parlerò della storia dell’influenza, mentre altri parleranno sugli aspetti filologici, epidemiologici e clinici dell’influenza stessa. Una serie di coinvolgimenti, in cui io mi trovo ad essere protagonista, mi portano, ovviamente, in tutta quanta l’Italia, anche perchè l’Accademia, ha una sede di centri dislogati in ogni regione d’Italia. Subito dopo sarò a Bologna perchè abbiamo una riunione della Società Medico Scientifica, dove ha sede il Centro emiliano-romagnolo dell’Accademia dell’Arte Sanitaria.
– Una vita, la sua, piuttosto movimentata?
– Proprio così. Devo, comunque, dire che mi piace e cercherò di portarla nel migliore dei modi avanti. Non tanto, per quanto riguarda me e per quanto l’Accademia, ma, anche, per quanto riguarda il prestigio che ne proverrà a Massafra e a tutta quanta la Puglia.
Non possiamo che apprezzare gli intenti del dott. Iacovelli, per diffondere ed incrementare ancora di più gli studi storici dell'arte sanitaria in tutti i suoi aspetti e rapporti.
All'Accademia (come ci ha detto lo stesso), appartiene il Museo Storico Nazionale dell'Arte Sanitaria, con biblioteche, archivio e la seicentesca Sala Alessandrina, Aula Magna dell'Ente. Attraverso i suoi centri ricerche e studi post universitari, l’Accademia promuove masters di perfezionamento in discipline biomediche e chimico farmaceutiche.
Ma tracciamo brevemente il curriculum del prof. Iacovelli che dell’Accademia era stato socio effettivo dal 1981, membro del Consiglio di Reggenza e Conservatore del Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria dal 1988 al 1991. Da questa data era anche vice presidente (a ricoprire questa carica è ora il dott. Mario Bernardini, anche lui nominato con lo stesso decreto dello scorso 3 dicembre, firmato dal ministro Bondi)
Il prof. Iacovelli è membro anche di vari Sodalizi a livello nazionale ed internazionale, fra cui la Società Italiana di Storia della Medicina (di cui ricopre incarichi direttivi) e la Societée Internationale d’Historie de le Médécine, nonchè membro di varie Accademie (la Peloritana dei Pericolanti di Messina, quella degli Incamminati di Modigliana, quella delle Scienze di Bari, della Morgagni International Society di Washington,…).
Il prof. Iacovelli è un personaggio pugliese doc. Nato a Massafra, si è laureato nel 1959, a 24 anni, in medicina e chirurgia, presso l’Università di Bari e in occasione del cinquantenario della laurea il Presidente e il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Taranto, gli hanno consegnato presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto una medaglia d’oro con la seguente motivazione: “Nessun ringraziamento sarà mai adeguato a compensare il grande contributo di umanità e professionalità con cui hai nobilitato l’intera nostra categoria in questi anni, e che siamo certi continuerai a profondere per molto tempo ancora”.
Il dott. Iacovelli sì è perfezionato nel 1960 in Igiene Pratica presso l’Università di Firenze e nel 1963 in Ortopedia presso l’Università di Milano e che ha frequentato la Scuola di Specializzazione di Fisiokinesiterapia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, presso la quale nel 1983 si è anche specializzato in Storia della Medicina. E’ stato professore a contratto di Storia della Medicina presso l’Università agli Studi di Messina (dal 1995 al 1988), presso l’Università di Bari (dal 1988 al 1999) e presso la stessa (sede di Taranto) nel Corso di Diploma Universitario in Infermiere (dal 1996 al 1999). Dal 1999 al 2001 è stato professore a contratto di Antropologia Sociale nel Corso di Diploma Universitario per Tecnici della Prevenzione presso l’Università di Bari (sede di Taranto) e dal 2001 ad oggi professore a contratto con l’Università di Bari di Clinica delle Minorazioni, Medicina Fisica e Riabilitazione presso la S.S.I.S. Puglia, nelle sedi di Bari, Lecce e Taranto. Con l’Università di Bari ha anche organizzato vari Corsi di Perfezionamento per medici (Farmatossicodipendenza, Oncologia Medica, Allergologia, Micologia Medica, Medicina Fisica e Riabilitazione).
Gran successo ottiene in Convegni nazionali ed internazionali con le sue relazioni d’interesse storico, medico, scientifico, culturale. Ha partecipato, tra l’altro, al Congresso Internazionale sulla biodiversità con il contributo “Biodiversità e culture alimentari”, ha fatto parte del Comitato scientifico della X edizione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana e del Convegno sulla Storia della Medicina che si è tenuto a Cipro.
E’ autore di circa 250 pubblicazioni d’interesse storico-medico, tra cui le monografie: “Gli acquedotti di Cotugno. Medici pugliesi a Napoli tra Illuminismo e Restaurazione” (Ed. Congedo, 1988); “Medici pugliesi nel Risorgimento” (Ed. Università di Bari, 1989). “Medicina barocca in Sicilia” (Ed. Gerni, 1990); “L’attività taumaturgica di S. Francesco da Paola” ( Ed. Gerni, 1990). Sempre nel 1990 ha pubblicato un “Manuale di storia della medicina” (Immagine, formazione e professionalità del medico nella storia della medicina occidentale) e studi nel campo della bioetica. Esperto di storia dell’alimentazione, ha pubblicato nel 1997 una “Storia del vino” (ed. Filo).
Ed ancora: “Erbe e piante nella storia della medicina e nella tradizione, “Medici letterati brindisini tra 1500 e 1600”, “Medici pugliesi del ‘500 in Europa e nel mondo”, etc.
Ha collaborato con specialisti di livello internazionale ai volumi miscellanei “Cristina di Svezia, Scienza e alchimia nella Roma barocca” (Ed. Dedalo, 1990) e “Storie di guerra, di medicina e di letteratura” (Ed. Gaspari, 2008). Ha curato i volumi miscellanei: “Il dolore. Clinica, storia ed etica” (1994); “Il carcinoma del colon-retto: diagnosi e trattamento” (1997); “La medicina e l’uomo. Medici e malattie alle soglie del Terzo Millennio” (1998); “Michele Mitolo e la storia della medicina” (2002), “Ospedali e malattie” (2005), editi dal Centro Pugliese dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria.
Con il C.N.R. della Calabria ha partecipato ai progetti di studio su “La geografia delle epidemie di colera in Italia. Considerazioni cliniche e medico sociali” (2002) e “Il vaiolo e la vaccinazione in Italia” (2004), coordinando un gruppo di studiosi della Puglia e collaborando con diversi contributi scientifici nei relativo volumi “Atti”. Nello specifico campo dell’ortopedia, traumatologia e fisiatria ha pubblicato lavori scientifici sulle riviste: “ Giornale di medicina militare”, “Archivio di ortopedia”, “Aggiornamenti di medicina e chirurgia”, “Puglia sanitaria” e “ Puglia salute”.