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Ratifica dell’accordo sul collegamento ferroviario Mendrisio-Varese

Ratifica dell’accordo sul collegamento ferroviario Mendrisio-Varese: Franco Narducci (PD) migliorare i collegamenti ferroviari Italia – Svizzera deve essere un impegno forte del Governo

In occasione del dibattito sulla ratifica dell’“Accordo con il Consiglio federale svizzero per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Mendrisio-Varese” l’on. Franco Narducci, relatore del provvedimento, ha sottolineato che “la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario riveste un’importanza strategica di primo piano per il futuro della scalo aereo di Malpensa, tanto che già nella fase del suo potenziamento erano state considerate le possibilità, in termini di utenza, rappresentate dal confinante Cantone Ticino” rilevando che tale opera, che incide in un'area di altissimo sviluppo economico e ad alta densità dal punto di vista demografico e degli insediamenti industriali, “migliora di fatto i collegamenti tra Italia e Svizzera” semplificando “le possibilità di spostamento di oltre 40 mila frontalieri che tutti i giorni si muovono tra Italia e Svizzera” contribuendo anche a ridurre le emissioni inquinanti.

Inoltre Narducci, rilevando l’importanza strategica delle infrastrutture nella prospettiva dell’implementazione dei collegamenti legati al “cosiddetto corridoio Nord-Sud” e dello sviluppo locale conseguente allo svolgimento dell’Expo-Milano 2015, ha presentato un Ordine del Giorno assieme ad altri colleghi, approvato dall’Aula, nel quale si impegna il Governo “a valutare, per il completamento dell’opera, tutte le possibilità di un più stretto raccordo con gli Enti locali, in particolare assicurando un adeguato coordinamento tra la Regione Lombardia e Rete Ferroviaria Italiana, garantendo la realizzazione dell’opera senza oneri aggiuntivi per i comuni di Arcisate e Induno Olona”.

L’on. Narducci ha inoltre firmato un Ordine del Giorno (primo firmatario on. Marco Zacchera), di particolare importanza, concernente il miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera, collegamenti che in questi ultimi mesi, in seguito alla soppressione dei treni notturni, hanno scatenato le proteste della comunità italiana e svizzera, protesta sfociata nella costituzione di un comitato contro la soppressione dei turni notturni e nel lancio di una petizione a sostegno del loro ripristino. L’Ordine del Giorno in questione, infatti, impegna il Governo a “prendere le più opportune iniziative segnalando a Trenitalia e alle società ad esse collegate la necessità di rilanciare i servizi passeggeri attraverso le Alpi, segnatamente tra Italia e Svizzera, sia nella scelta del materiale rotabile che nella predisposizione degli orari, ripristinando un adeguato numero di treni e di fermate che prendano in considerazione e risolvano anche le esigenze dei viaggiatori con particolare riguardo sia alla linea Lugano-Como-Milano che Domodossola-Milano”. Al Governo, che ha accolto tale ordine del giorno, spetta ora il compito di individuare le soluzioni venutesi a creare a causa di decisioni francamente incomprensibili.

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