di Sofia Riccaboni
Accendere la tv nei giorni scorsi è stato come entrare al circo. Solo che costa meno fatica, perchè possiamo stare tranquillamente a casa nostra in poltrona e divertirci allo stesso modo. Anche se, a dire il vero, è un divertimento un po’ masochista, perché quel che apprendiamo da telegiornali e trasmissioni varie non dovrebbe farci ridere molto. Un giovane di 15 anni viene accoltellato da due ragazzi perché nega loro una sigaretta. Viene ucciso perché non fumava, quella sigaretta non l’aveva proprio. Era un ragazzo romeno. La notizia ci scivola addosso. Un attimo di dispiacere e poi basta. Passa tutto. Anche quando, il giorno dopo, scopriamo che ad ucciderlo sono stati altri due ragazzi romeni. Nessuna indignazione, nessuno sconvolgimento. Solo un attimo di compassione per quel ragazzo morto così presto. E per nulla poi. Come mai non si sono mossi tutti quegli italiani che solo qualche anno fa, invece, si erano ribellati contro i romeni perché una di loro aveva ucciso accidentalmente, in metropolitana e con un ombrello, una donna italiana? Dove erano tutti? Probabilmente, davvero al circo invece che a casa, in poltrona come me? Perchè altrimenti non si spiega come mai tre anni fa ci fu una sommossa popolare contro queste persone ed ora invece nessun rumore. O forse è solo perché chi è stato vittima di tanta violenza non è italiano e, di conseguenza, la cosa non ci riguarda? Andiamo avanti però, perché il circo non finisce qui. Sta per arrivare Sanremo, uno dei festival che in passato ha dato tanto lustro al nostro Paese. E ci sono già un mare di polemiche. Spiace che un certo cantante ogni anno cerchi di rubare la scena prima di tutti, proponendo canzoni che trattano temi discutibili con tesi altrettanto opinabili, che generano solamente polemiche. Quest’anno, pur avendoci provato, non c’è riuscito. Ci ha pensato Morgan a rubargli la scena. In grande stile, dichiarando di fare uso di cocaina. Scandaloso? Non si può dire: possibile che Morgan non sapesse che certe cose in Italia sono vietatissime? Mai ammettere di fare una cosa tanto comune, crei solo un gran casino. Ed ecco che, infatti, lo buttano fuori da Sanremo. La giustificazione? “Ha violato il nostro codice etico” dicono dalla Rai. Scusate, ma quale sarebbe il codice etico di cui si parla? Forse quello che le notizie non si danno o che le cose si dicono solo in un certo senso? Perché non mi pare che Morgan abbia detto delle cose tremende, non peggio di tanti altri, vedi Lapo o il principe di Savoia: ha semplicemente ammesso, anche lui, di fare uso di droga perché lo faceva sentire bene. E lo scandalo dove sta, scusate? Forse nel suo coraggio ad ammettere una cosa che sapevano tutti? Ma perchè lo stesso scandalo non lo ha dato il principe Emanuele Filiberto di Savoia che, invece, a Sanremo canta “da italiano vero”? E che proprio ieri sera ha presentato una trasmissione che nel titolo da una grande idea di come sia questo codice etico tanto paventato: “Raccomandati”. Mah, forse siamo noi che vediamo troppa poca televisione e che a queste cose non siamo abituati. Ma ci viene da ridere, poi, quando per la strada la gente ci dice che non è razzista e non si droga: quel che si deduce da telegiornali e quotidiani è esattamente il contrario. Ma facciamo finta di nulla. Gli italiani forse non se ne sono ancora accorti. Mi raccomando in silenzio, non svegliamoli, che quando dormono, gli italiani, sembrano tutti buoni e belli.(Laici.it)
(articolo tratto dal web magazine www.periodicoitaliano.info)