Abolizione della Legge Tremaglia con un ritorno al voto passivo e attivo con voto elettronico, posta ordinaria o seggi . PUNTO ! (art.48) Il voto e’ eguale e libero e la legge Tremaglia restera’ un aborto incostituzionale …
RIF: Italiani all’estero: i “soliti noti” tra gli asini…cascati
Tutti i movimenti, le associazioni, le consulte, i parlamentini, insomma tutto quanto ruota intorno alle comunità italiane all’estero hanno un solo ma sintomatico punto in comune: nessuno vuole che gli italiani votino in Italia senza che essi siano costretti a venire.
Altrettanto facile è capire il perché. La Circoscrizione Estero, l’aborto incostituzionale plasmato nel laboratorio di Frankestein, ha creato una zona circoscritta che ben si può gestire dai soliti “noti”. Personaggi inquieti, esagitati dall’ansia di protagonismo che allaga le loro velleità sino all’orlo traboccando fuori dal limite. La Circoscrizione Estero è quel piccolo mondo dove qualche ragno dal buco può cavarsi più o meno facilmente approfittando dell’incuria e del disinteresse dell’elettorato per la politica.
Allargare a tutta l’Italia il voto estero significherebbe diluire in un mare magnum poche gocce di insignificante sostanza. Significherebbe letteralmente sparire dove il confronto diverrebbe a tutto campo con centinaia di altri concorrenti il peggiore dei quali risulterebbe il migliore al loro cospetto.
La Circoscrizione Estero doveva funzionare così: “ieri è toccato a te, oggi tocca a me, domani toccherà a l’altro”. Un po’ per ciascuno e la barca va. Parliamo della candidatura tanto agognata e cercata, bramata sino a togliere il sonno: Parlamentare della Repubblica Italiana. I sonni dei “soliti noti” sono disturbati da questo pensiero fisso e ciascuno di questi dice a sé stesso: “ce l’hanno fatta cani a porci, vuoi vedere che io non ce la faccio? Io che…ecc… tra questi pecoroni di italiani che non capiscono niente?”
Allora, quando ci troviamo di fronte ad associazioni, consulte, parlamentini che non predicano il voto uguale per tutti gli italiani, per esempio quello elettronico che il P.I.E ha portato in Parlamento, sappiamo al 100% di trovarci nel bel mezzo di una consorteria gestita da “interessati” che tutto fanno (si fa per dire ovviamente, questi vanno, vengono, salgono, scendono, fanno ammuina e basta) tranne che gli interessi degli italiani che hanno la velleità di gestire. Sin qui il ragionamento dei “soliti noti”. Ma purtroppo ultimamente le strade da questi percorse sono tutte impraticabili a causa di centinaia di “asini cascati” ai loro piedi a disilluderli senza appello. Le cose non stavano come essi avevano prospettato –oggi a me e domani ecc.- “I soliti noti” hanno dimostrato e dimostrano in maniera chiara e forte che neanche nella palude malarica della Circoscrizione Estero sono stati buoni ad emergere. Conseguentemente, invece che preoccuparsi di accucciarsi in un plaid accanto al fuocherello, hanno preso a sbraitare ed inveire contro tutti e tutto. Contro le ideologia, contro le persone, contro gli eletti all’estero, contro la mancanza di conoscenza del mondo degli italiani all’estero. Cosa vogliono questi italiani residenti in Italia che non sono residenti all’estero? Cosa capiscono delle necessità degli italiani residenti all’estero? E così predicando non si rendono neanche conto di quanto imbelle sia l’affermazione. Come dire che il nostro Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi, plurimiliardario non potrebbe governare perché non potrebbe mai comprendere le esigenze dei più poveri, quando mai potrebbe essere vicino alle famiglie da mille euro al mese e fare i loro interessi?
Insomma, attenzione all’indicatore che è il termometro dell’interesse personale: il voto.
Tutto continuerà così sino a quando o aboliranno definitivamente il bubbone del voto all’estero (così lo definiscono destra e sinistra oggi in Parlamento) oppure la gente, le masse residenti all’estero prenderanno coscienza di tutto ciò. In questa ultima ipotesi, remota riconosco, essere “noti” sarà un vero grande problema.
