“Pur consapevoli delle esigenze di razionalizzazione che hanno caratterizzato anche la dotazione di bilancio prevista nella Convenzione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Rai appare prioritario evidenziare che il taglio operato nell’ultima Finanziaria rischierebbe di arrecare delle importanti criticità nell’ambito dell’informazione per gli italiani nel Mondo”. Con queste premesse i deputati eletti all’estero, Di Biagio, Fedi, Porta, Berardi e Narducci si sono rivolti al Sottosegretario Paolo Bonaiuti per evidenziare le criticità attuali di Rai Italia.
“Rai Italia – continua la nota – è un punto di riferimento insostituibile e fondamentale per le nostre comunità all’estero ed è attualmente l’unico strumento d’informazione radiotelevisiva del nostro Paese all’estero: in questa ottica appare assolutamente indispensabile garantire la qualità del prodotto, poiché l’immagine televisiva che viene veicolata diventa l’immagine dell’Italia stessa, un’immagine a volte in competizione con quella elaborata da altri canali radiotelevisivi europei che possono contare su risorse decisamente superiori”.
Hanno rilanciato i deputati eletti all’estero: “E’ necessario riconoscere al canale la possibilità di trasformarsi nello strumento d’informazione e comunicazione radiotelevisiva internazionale del sistema Italia. Un sistema Italia di cui fanno parte anche le comunità italiane nel mondo: parte integrante di quel sistema Italia economico, culturale e politico che la rappresentanza parlamentare eletta all’estero sta contribuendo a costruire, malgrado le eventuali criticità che possono emergere lungo il cammino”.
“In questa cornice – si evidenzia nella nota a Bonaiuti – appare prioritario riflettere sull’approdo a maggiori ed adeguate risorse, che provengano da diverse fonti, ed una Convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per i programmi di servizio. In queste condizioni Rai Italia avrebbe l’opportunità per un ulteriore salto di qualità, attraendo anche risorse dal settore privato, dalla pubblicità e da altre istituzioni. La firma della Convenzione nel 2007 rappresentò per noi un significativo momento di costruzione di questo futuro per Rai Italia, e già in quel contesto la dotazione originaria progressivamente ridotta, venne giudicata, poco rispondente alle reali esigenze di servizio”.
I deputati hanno poi concluso: “e’ ferma la nostra convinzione nel ritenere che i ridimensionamenti di risorse così come proposti rischiano di pregiudicare il “progetto Rai Italia” nel mondo per cui la nostra richiesta è quella di rivedere i termini di questo intervento. A tal riguardo, sarebbe auspicabile predisporre un momento di incontro al fine di evidenziarLe le nostre preoccupazione e condividere con Lei il nostro appello”.