E’ un continuo lamentarsi da parte dei parlamentari eletti all’estero a causa dei tagli e dell’immobilismo legislativo che riguarda gli italiani all’estero. Eppure agli italiani all’estero abbiamo riconosciuto un ruolo fondamentale per l’Italia in termini di “rimesse” umane. Ciò che l’on. Merlo va predicando in queste ore e che ha attinto dal programma del P.I.E di sana pianta solo che il suo movimento in Italia esiste in maniera virtuale perché in Italia non vota (Casini lo sa?).
Gli italiani, quelli buoni d’eccellenza, sarebbero la nuova emoglobina che potrebbe cambiare il paese. Basta sedersi davanti ad un televisore per capire in quale situazione aberrante sia caduta la politica italiana. Basta guardare alle alleanze tra formazioni prima di ogni appuntamento elettorale italiano. Bisogna battersi affinché gli italiani residenti all’estero possano avere voce in capitolo in Italia ed il “capitolo” non è, lo abbiamo appurato, quello dei parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero.
Far capire alla gente che solo formando un partito che abbia le sue radici a Roma, che sia presente nei palazzi, adiacente alle decisioni, propositivo nelle alleanze, seduto ai tavoli dove si contrattano i programmi, sarà possibile ottenere il dovuto. Ma la cosa ancor più favolosa è che quattro milioni di aventi diritto al voto, possono scompaginare il quadro politico attuale già in equilibrio instabile. Ecco perché dobbiamo combattere sino all’ultimo sangue per ottenere il voto uguale per tutti votando con il sistema elettronico. Una cosa è certa, il progetto del P.I.E sul voto uguale per tutti gli italiani è approdato in parlamento. C’è. Solo con la presenza “elettorale”, si badi bene, prima ancora di quella fisica si può proporre ed ottenere in politica. Buon senso direbbe che vale la pena almeno tentare a fronte del nulla attuale. Ed allora perché non mobilitarsi. Lo slogan del P.I.E è “FARE PRESTO PERCHE’ ABBIAMO TEMPO”. Fare presto perché il tempo che ci separa dalle politiche è tanto e nel frattempo, una volta costituito subito il partito, potremo avere la possibilità di misurarci con le altre forze politiche. Lo scopo del voto per tutti è quello di portare in maniera tangibile e contrattuale la massa di italiani fuori confine e portarla direttamente nei palazzi non con pochi parlamentari e divisi tra loro, ma con un gruppo parlamentare unico, una compagine come l’Idv o la Lega fatta di italiani veri non inquinati dai vapori venefici della politica italiana. I numeri ci sono, allora FACCIAMO PRESTO PERCHE’ ABBIAMO TEMPO.
