…per pulirsi le orecchie o il naso in profondità
Senza dubbio, ricevere una lettera del genere non conforta. E’ disarmante sapere quello che avviene ogni giorno alle comunità italiane all’estero. In realtà questa non è l’unica lettera che riceviamo e che riteniamo pubblicabile. Le altre, e sono molte, contengono tali e tanti epiteti da renderle immodificabili. Il senso però è lo stesso. Prendiamo atto che quella parte buona del mondo italiano fuori confine ha preso coscienza di essere ostaggio nella mani di pochi e sempre gli stessi la cui fama in quanto a reputazione è pari alla faccia tosta che hanno a voler pretendere di tenere la scena da primedonne. Siamo disponibili a ricevere le lettere di protesta della gente che crede di essere danneggiata, di non avere lo spazio di cui ha diritto e sarebbe ora che si facesse qualche bel nominativo. Non si abbia paura a fare nomi se la critica è lecita e costruttiva. Scoviamo questi personaggini ed appiccichiamogli un bel cartellino alla giacchetta che sia ben visibile anche da lontano. In quanto a lei signora “detta Laura”avremmo preferito una proposta positiva in conclusione. Avremmo preferito che lei invogliasse la parte sana della gente italiana all’estero a muoversi autonomamente e a “far fuori” i personaggini come li chiama lei lasciandoli per strada camminare sotto sotto i muri. Il P.I.E. sarebbe onorato ad accoglierla nelle sue fila. L’aria nuova ha bisogno di molecole nuove critiche e volenterose. Non lasciamo che la barca affondi inabissando indiscriminatamente buoni cattivi.
Lettera firmata “detta Laura”
“Caro Direttore,lei non ha neanche la più pallida idea di cosa succede tra le comunità italiane all’estero.Leggendo il suo editoriale mi sono resa conto che ha individuato i problemi che globalmente rendono tutta l’attività degli italiani “buoni” all’estero, inutile. I Comites sono alveari di personaggini senza costrutto né spessore. Hanno quasi tutti la cintura sotto la pancia e l’unghia del dito mignolo lunga per pulirsi le orecchie o il naso in profondità. Soprattutto, questi personaggini hanno capito che essere persone di spicco all’interno dei Comites oppure del C.G.I.E significa quasi una promessa per il “posto sicuro in politica”. Tutti questi vogliono fare il parlamentare come chiunque altro fa l’apprendista idraulico oppure meccanico. Caro Direttore, mi è sembrata veramente una voce fuori dal coro la sua perché sino ad oggi non ho sentito nessun organo di informazione parlare così chiaramente ma se non lo fanno la ragione è solo una: il piccolo contributino che aiuta.In ogni caso le sue sono solo delle immaginazioni perché quello che avviene nella realtà ogni giorno è assai peggio. Ciascun territorio ha i suoi personaggini ed ognuno conosce meglio degli altri tutto. Ci si mettono poi anche i partiti con le famose nomine ed il quadro è completo. Pensi a quanto è riuscito a combinare in un sol colpo l’on. Di Biagio e capirà, guardi le nomine di suo pugno.Insomma, caro direttore, non me ne voglia ma non mi fido neanche di lei ormai è una ma prassi. Ma la tengo sotto osservazione e, devo ammettere, che gode di buona fama nel mondo degli italiani all’estero. Comunque vadano le cose, creda, la maggior parte degli italiani all’estero è brutta gente per la quale non vale la pena neanche di spenderci un minuto. Nel momento in cui scrivo, i faccendieri di professione sono in subbuglio e le guerre sono terribili sul filo della diffamazione e della calunnia. Questi vogliono essere candidati alle prossime politiche non c’è niente da fare ed allora è guerra. Prima di lascarla voglio scusarmi per la franchezza e permettermi di darle un consiglio spassionato: lasci perdere gli italiani all’estero essi sono una palude in grado di inghiottire chiunque, vanno lasciati a sé stessi, pusillanimi ed accattoni”.