Voto elettronico paritario all’estero, ma Guglielmo Picchi e’ con noi?

Vorrei rifarmi alle confessioni rilasciate da Gufliemo Picchi a Gente d’Italia il mese scorso alla proposta Razzi (1) “All'estero ci sono buone esperienze per quanto riguarda il voto elettronico: senza andare troppo lontano, un esempio sono state le primarie del Pd, alle quali gli italiani residenti all'estero hanno potuto partecipare attraverso il proprio pc. Non vedo perchè non si debba prendere spunto dalle buone esperienze” (2) “un sistema misto, dove chi vuole può utilizzare lo strumento del voto elettronico, e dove chi invece non si fida del pc o non lo sa proprio usare, può richiedere il classico certificato e plico elettorale”.

Pero’ caro Onorevole (ed amico) non si e’ ancora pronunciato sul voto paritario, ossia dare la possibilita’ al cittadino italiano dall’estero di poter scegliere in piena liberta' il suo candidato a pescindere dove risiede, (bada bene che ho detto dall’estero e non all’estero, per decenni siamo stati trattati come un mondo a se stante lontano dalle politiche italiane, oggi invece ci sentiamo integrati a 360 gradi a quel mondo fantasctico e fantasioso, che e’ quello italico) Allora Onorevole noi del Pie aspettiamo un’altra sua confessione!

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