Protezione civile: una Spa senza copertura finanziaria

Al Senato il Pd blocca un decreto legge che renderebbe la Protezione civile in una Spa a totale copertura pubblica. L'inarrestabile Bertolaso si dichiara comunque ottimista e manda una nota disciplinare contro il sindacalista Ciancio per aver partecipato ad una trasmissione di Youdem

Bertolaso ministro e Protezione civile società per azioni? Tra le due notizie la prima non è confermata e la seconda, per il momento, bloccata al Senato in Commissione ambiente. Il Pd si sta battendo contro l'articolo 16 del decreto legge 195 che prevede la trasformazione della Protezione civile in Spa con capitale interamente pubblico con il compito di gestire le emergenze del Paese con metodi meramente privatistici. Un paradosso!

Ed è proprio Guido Bertolaso, direttore del dipartimento della Protezione Civile e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il vero artefice e promotore di questa trasformazione. Proprio per sostituire tra i banchi del governo Roberto Menia, sottosegretario all'Ambiente, ieri ha passato tutto il pomeriggio a Palazzo Madama con la speranza di ottenere una consacrazione “privata” che non è mai arrivata. Quindi non contento ha preferito firmare una nota disciplinare contro Giovanni Ciancio, sindacalista Cgil della Protezione Civile perché avrebbe dovuto preventivamente informare il dirigente dell’ufficio della sua partecipazione ad una trasmissione televisiva di YouDem dedicata alla Protezione Civile Spa.

Una vera e propria bagarre si è scatenata al Senato dopo che il Pd ha scoperto che mancava la copertura finanziaria e che la maggioranza aveva deliberatamente aggirato la precedente bocciatura arrivata dalla Commissione Bilancio ripresentando il testo senza alcuna modifica ma su carta intestata di Palazzo Chigi. E di queste azioni e atteggiamenti il governo è un assoluto esperto.

Ciononostante Bertolaso si è dichiarato ottimista. Sa bene che il caro Silvio interverrà presto e forse gli garantirà la fiducia sia come amico, sia come istituto parlamentare. Del resto il capo della Protezione civile è forte e consolidato per la sua preparazione e competenza. Un vero e proprio superman senza kryptonite. Basta ricordare la sua agenda delle scorse settimane per averne una conferma: nel giro di pochi giorni da L'Aquila, dove risolve i numerosi problemi ancora legati al terremoto, si è spostato in Giappone dove è stato invitato ad illustrare il “modello L'Aquila” all'International Recovery Forum 2010 di Kobe; quindi è giunto a Bruxelles per rappresentare il governo davanti alla Ue e tornare il giorno dopo a L'Aquila per resocontare i lavori sulle case e la ricostruzione. Berlusconi lo ha mandato ad Haiti dove subito ha messo le cose in chiaro: per Bertolaso l'organizzazione dei lavori dopo il terremoto era pessima. No non parlava degli Usa, che hanno il totale controllo delle operazioni, ma dell'Onu…peggio ancora! Ieri alla Maddalena a rispondere alle critiche sul fatto che, dopo la rinuncia di fare il G8 in Sardegna, ci si trovi davanti ad un'altra cattedrale nel deserto degli sprechi. Il pomeriggio al Senato si è riposato qualche ora. Se dice qualcosa fuori posto, forse, qualche motivo ci sarà.

Su quanto è accaduto a Palazzo Madama, durissimo è stato il commento di Anna Finocchiaro, Presidente del gruppo del PD al Senato: “è davvero grave nel merito e nel merito quello che sta succedendo al Senato sulla protezione civile. Dopo che la Commissione Bilancio ha nella sostanza bocciato l'impianto del decreto sulla protezione civile la maggioranza presenta un emendamento per aggirare quello che oggettivamente la Commissione Bilancio aveva cancellato. E questo avviene attraverso un emendamento, che guarda caso arriva su carta intestata di Palazzo Chigi, che ha una copertura assolutamente ridicola. Ci troviamo di fronte all'ennesimo raggiro tentato da questa maggioranza e da questo Governo”.

Dello stesso parere Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente del Senato, secondo cui “la copertura finanziaria dell'emendamento che ripristina i commi dell'articolo 16 del decreto sulla protezione civile è risibile. Rimangono dunque irrisolti tutti i problemi che avevano spinto al commissione Bilancio a cassare una parte dell'articolo che istituisce la Protezione civile Servizi spa”.

“Rimane intatta poi – ha proseguito Della Seta – la gravità di un decreto che determinerebbe la nascita di una struttura di tipo privatistico, appunto la Protezione civile Servizi spa, sottratta sostanzialmente al controllo pubblico e democratico a cui verrebbero affidati compiti decisivi per il Paese, come quelli di protezione civile”.

“La bocciatura da parte della commissione Bilancio del Senato di ben 8 commi dell'articolo 16 del decreto che istituisce la Protezione civile Servizi Spa è un primo riconoscimento della fondatezza della nostra opposizione alla costituzione di questa società”. Lo ha dichiarato il senatore del Pd Mario Gasbarri.

“Domani in aula continuerà la nostra battaglia contro un decreto pericoloso – prosegue Gasbarri – In particolare faremo un'opposizione dura contro la costituzione della Protezione civile spa, cioè di una società in house di totale proprietà della Presidenza del Consiglio dei ministri, gestita attraverso la protezione civile, non solo destinata alle sue esigenze, ma tale da permettere di privatizzare l'azione di protezione civile imperniata sulla pratica della deroga da ogni normativa nazionale e comunitaria”.

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A.Dra

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