di Antonio Di Pietro
Oggi 30 gennaio scenderemo di nuovo in piazza con il Popolo Viola per difendere la Costituzione.
Il ministro Brunetta vuole cambiare l’articolo 1 perche', secondo lui, non vuole dire niente che una Repubblica sia fondata sul lavoro.
Il ministro della Giustizia, Alfano, sotto dettatura di Berlusconi, prova sistematicamente a stravolgere l’articolo 3: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, a meno che non siano presidente del Consiglio, della Camera, del Senato o della Repubblica”. Per fortuna, la Corte costituzionale gli ha spiegato che se la legge è uguale per tutti, non si possono fare eccezioni. Ma, evidentemente, i membri del Governo non digeriscono proprio tutta questa uguaglianza. E adesso ci stanno ritentando con il processo breve e il legittimo impedimento. Insomma, provano a far rientrare dalla finestra, quello che è stato buttato fuori dalla porta!
Bondi e la Gelmini sognano una riforma dell’articolo 9: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, ma i ricercatori devono restare precari e le famiglie devono adeguarsi silenziosamente ai tagli di fondi e personale”.
Il sottosegretario Bonaiuti e l’ex-ministro delle Telecomunicazioni, Maurizio Gasparri, vorrebbero che l’articolo 21 dicesse: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, ma se questo pensiero sarà diverso da quello del Governo non verrà trasmesso in televisione”.
Tutti questi tentativi di riscrivere la Costituzione sono un segno di vandalismo istituzionale. Il Governo parla di riforme condivise: questa è la cipria con cui nasconde il bubbone delle leggi ad personam.
Comunque, l’aggressione più forte è nei confronti della divisione e autonomia dei tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Il Governo cerca di azzerare la funzione del Parlamento andando avanti a colpi di decreti legge, sottraendo così il potere legislativo ai legittimi proprietari, cioè Camera e Senato. E, allo stesso tempo, attacca continuamente la Magistratura sia verbalmente sia nei fatti approvando norme che non solo attentato all’autonomia e all’indipendenza dei giudici, ma ne esautorano la funzione.
Insomma, questo Governo, che ha un progetto piduista diametralmente opposto ai principi fondanti della nostra Carta costituzionale, va fermato. Per questo, l’Italia dei Valori si mobilita insieme al Popolo Viola e tutti quei cittadini che chiedono il rispetto della democrazia e vogliono che Berlusconi vada a casa.
A Roma il sit-in si svolgerà alle 15 in Piazza Santi Apostoli, mentre a Milano l'incontro dei manifestanti è previsto alle 16 in Piazza Mercanti. In ogni sit-in (la lista delle città e gli orari in cui si svolgeranno è disponibile sul sito http://30gennaio2010.wordpress.com) saranno distribuite copie della Costituzione.