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L’ON. RAZZI interroga il Ministro dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze

L’ON. RAZZI interroga il Ministro dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze sulle motivazioni in base alle quali si sono arrecati notevoli disagi ai passeggeri nell’aeroporto di Genova.
Di seguito l’interrogazione a risposta scritta presentata dall’On.Antonio Razzi il 26 gennaio 2010.
RAZZI – Al Ministero dei Trasporti – Al Ministero dell'Economia e delle Finanze

-Per sapere- premesso che:
nell'aeroporto di Genova si verificano sovente notevoli disagi ai passeggeri, e punte particolarmente critiche nei giorni di dicembre 2009;
nei casi specifici avvenuti negli ultimi mesi del 2009, la responsabilità viene attribuita alle condizioni meteorologiche avverse;
la Società di Gestione Cristoforo Colombo avrebbe comprato a suo tempo un mezzo per il de-icing di cui vi sarebbero solo due prototipi nel mondo;
in conseguenza di questo limitato numero di macchine sarebbe difficile recuperare i pezzi di ricambio e provvedere alla riparazione;
il responsabile ufficio competente dell'ENAC ha già dato indicazioni alla Società di Gestione dell'aeroporto Cristoforo Colombo di comprare un altro mezzo di serie il cui costo è orientativamente di Euro 350.000,00;
da parecchie settimane (come da “notam emesso”) antecedenti ai fatti in questione il mezzo per il de-icing sarebbe stato fuori uso;
a causa di ciò nei giorni di dicembre 2009 sono stati cancellati molti voli;
sono stati arrecati notevoli danni per diversi milioni di euro, a vari soggetti come alle compagnie aeree che sono state costrette a cancellare molti voli, ai passeggeri nei vari aeroporti in Italia e all'estero, alle attività produttive, oltre all'immagine per il paese Italia;
varie compagnie hanno subito il blocco dei propri aeromobili rimasti intrappolati per queste cause nello scalo genovese. La sola Ryanair che avrebbe sofferto il blocco di cinque se non più aeromobili;
in realtà alla base dei forti disguidi e danni ai passeggeri e all'economia vi sarebbero criticità di gestione;
la Società di Gestione Cristoforo Colombo avrebbe richiesto e ottenuto in prestito un mezzo “de-icing” dalla Società di Gestione dell'aeroporto di Villanova d'Albenga non poi utilizzato por incompatibilità, operando tipi di aeromobili diversi sui due aeroporti;
la Società di Gestione in pratica sarebbe responsabile della propria certificazione, mentre all'ENAC resta solo il compito di verifica “formale” dei processi;
ai tecnici responsabili in loco la Società di Gestione non avrebbe comunicato con tempestività le proprie decisioni;
inoltre l'Ufficio Stampa dello scalo genovese comunica: “siamo stati certificati da ENAC nel 2005, certificazione che ci è stata poi rinnovata, e abbiamo ottenuto da ENAC la concessione fino al 2027. Segno evidente che funzioniamo bene”
si chiede di sapere:
se il Governo non intenda verificare, per quanto di competenza, l’opportunità di concedere i nuovi diritti, quantificabili in non meno di Euro 1.500.000,00/2.000.000,00 (unmilione cinquecentomila/duemilioni) annui a carico dei passeggeri, a favore anche del bilancio della Società Aeroporto Cristoforo Colombo Spa;
se sia vero che il massimo della sanzione comminabile alla Società Aeroportuale di Genova da parte di ENAC sarebbe di Euro 2.000,00 (duemila);
se sia vero che esiste un vuoto normativo che impedisce la revoca della concessione o altro tipo di sanzione che possa ritenersi incisiva;
quali iniziative intenda assumere il Governo per il tramite degli uffici competenti;
se e quali iniziative, l’ENAC possa adottare, facendosi parte attiva con iniziative ispettive e di indagine;
quale sia la reale situazione verificatasi al Cristoforo Colombo nella limitazione del diritto della mobilità. (4-05872).

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