La norma che consente di equiparare il lavoro da apprendisti all’ultimo anno di scuola dell’obbligo “permettera’ di salvare circa 120.000 giovani che oggi, secondo le statistiche, in quella fascia d’eta’ risultano ne’ studiare ne’ lavorare”.
Lo ha affermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, intervistato su Sky. Sacconi ha inoltre assicurato che “l’obbligo scolastico rimane assolutamente a 16 anni” ma, ha aggiunto, “deve poter essere assolto insieme alla possibilita’ di un apprendimento fino a 18 anni con un particolare contratto di apprendistato che fu disegnato da Marco Biagi proprio per questa fascia di eta’. Un contratto fatto di formazione esterna all’impresa ovvero formazione scolastica, e di formazione interna all’impresa e di esperienza lavorativa funzionale all’apprendimento. Significa riconoscere che il lavoro e’ parte del processo educativo e non come molti hanno ritenuto a partire dagli anni Settanta sia una sorta di condanna conseguente al peccato originale”.
