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ITALIA — TUNISIA — I DEPUTATI ELETTI ALL’ESTERO DEL PDL INTERROGANO FRATTINI SUI DIRITTI VIOLATI DEGLI ITALIANI IN TUNISIA

Roma, 26 gennaio 2010 – Aldo Di Biagio, Responsabile Italiani nel Mondo del Popolo della Libertà insieme ai deputati eletti all’estero del PdL ha rivolto al Ministro Frattini una interrogazione per sapere “se in materia di controversie civili istaurate dai cittadini italiani residenti in Tunisia a tutela dei propri diritti di proprietà, possa essere applicato oltre che il diritto tunisino, anche il diritto internazionale, o le norme contenute nell’accordo del 1989 a tutela della proprietà immobiliare, se intende prevedere l’eventualità di istituire presso le rappresentanze diplomatico-consolari in Tunisia, la figura di consigliere giuridico che – fornendo consulenza legale – possa orientare i cittadini italiani, residenti sul territorio tunisino o domiciliati a fini economici e commerciali sul medesimo territorio, in caso di controversie giudiziarie civili e non e quali provvedimenti porre in essere a tutela delle proprietà immobiliari italiane, al fine di rendere pienamente esecutivo il suindicato accordo italo-tunisino”.

“Dato che – si legge nella nota – le relazioni tra l’Italia e la Tunisia sono caratterizzate da un intenso dialogo politico ed economico, coadiuvato dalla definizione di un articolato partenariato in vari settori culturali, produttivi e merceologici agevolato dalla vicinanza geografica, oltre che dalla stabilità politica, aspetto che ha condotto diversi imprenditori e professionisti italiani ad investire sul territorio tunisino. A tutela degli investimenti economici, anche di natura immobiliare, i due paesi con la legge n. 16 del 1989, hanno ratificato un accordo bilaterale per la promozione e la protezione reciproca degli investimenti immobiliari e mobiliari.

“Detto accordo – evidenziano i deputati – oltre a prevedere una adeguata protezione per gli investimenti immobiliari in Tunisia, prevede la possibilità di dirimere le controversie relative agli investimenti immobiliari attraverso il ricorso ad un Tribunale internazionale ad hoc. Purtroppo ad oggi, alcuni componenti della comunità italiana residente in Tunisia, proprietari di immobili, lamentano, in materia di controversie giudiziali civili istaurate a tutela dei propri diritti di proprietà, una non adeguata ed equa applicazione della legge tunisina nei loro riguardi”.

“Nella fattispecie, – specifica Di Biagio – i Tribunali cantonali tunisini in molte controversie giudiziali civili in materia di diritti di proprietà immobiliari che hanno visto coinvolti cittadini italiani residenti sul territorio tunisino, si sono pronunciati con sentenze che invece di giudicare il fatto, oggetto della domanda, hanno applicato disposizioni di diritto locale ultranee rispetto alla sollecitazione iniziale, rivelando un chiaro ed oggettivo errore nell’applicazione della normativa di riferimento”.

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