Dopo il riposo natalizio Vezio Nardini, editore della rivista stampata ORIUNDI di San Paolo del Brasile, ha fatto circolare in internet nelle settimane scorse un comunicato (in lingua portoghese) con le ultime notizie riguardanti le denunce sulla ricostituzione della cittadinanza italiana. Per il vivo interesse riscontrato, su richiesta, adesso le diffonde pure in lingua italiana.
Continua la ripercussione delle denuncie della rivista ORIUNDI circa i forti sospetti di corruzione nel Consolato di San Paolo nel riconoscimento della cittadidanza italiana, come dimostrano gli articoli del giornalista Vittorio Longhi (vedi sotto) que hanno occupato l’intera pagina 7 del quotidiano “Il Manifesto” nell’edizione dell’8 gennaio 2010.
A questo proposito ricordiamo che nel settembre del 2009 nell’edizione numero 105 della rivista ORIUNDI pubblicammo un articolo dal titolo “Sceneggiatura di una investigazione” dove si elencavano una serie di indizi di corruzione partendo dal fatto che la comunicazione ufficiale delle cittadinanze concesse negli ultimi anni era difforme dal fatto che la lista di attesa per l’ottenimento di tale cittadinanza era stata completamente ferma e bloccata dal luglio 2005 al dicembre 2008 – ( si veda )
Queste denuncie ebbero una risposta formale dal Console Generale Marco Marsilli, risposta che pubblicammo integralmente nell’edizione 106 dell’Ottobre 2009 – “Nota di chiarificazione e risposta” (si veda )
dove nelle sue strampalate spiegazioni il Console aggiunse una serie di pesanti accuse all’editore di ORIUNDI, minacciandolo in proposito anche di denunciarlo.
Questa risposta del Console fu da noi contestata nell’articolo “E’ proprio così Sig. Console ? Ne è sicuro?” nell'edizione n.107 del Novembe 2009, dove nelle 13 contestazioni che facemmo ai suoi chiarimenti del mese precedente, inserimmo la prova della falsità della sua affermazione per cui : “ SONO STATE CONCESSE CITTADINANZE SOLO AI FIGLI DI ITALIANI CHE GIA’ RISULTAVANO CITTADINI ITALIANI” (si veda )
Come era prevedibile, sia le precedenti come le nuove denuncie con richiesta di chiarimenti furono ignorate (apparentemente) dal Consolato, dall’Ambasciata e dal Ministero, così che appare essere totale la mancanza di rispetto dei diritti dei cittadini di essere informati con chiarezza. Per questo nell’edizione del numero 108, del Dicembre 2009, pubblicammo l’articolo “Silenzio dal Consolato”, aspettando una risposta alla lettera che mandammo al Ministro Franco Frattini, del MAE (si veda )
Tutti questi articoli, le loro versioni in italiano ed in portoghese e quelli precedenti, possono essere visionati nella colonna “La Voce della Comunità” nel sito della rivista Oriundi – .
A cominciare dalle nostre denunce iniziali del Settembre 2009, abbiamo avuto una forte eco sui giornali e nei siti internet. Citiamo i più importanti:
A – l'importante quotidiano brasiliano “Folha de S. Paulo” pubblica un ampio reportage firmato da Alfonso Benites nell’edizione del 27 Ottobre 2009, in prima pagina e nella pagina C4, dove conferma le nostre denunce di come le cittadinanze italiane sono vendute a 12 mila euro, con i seguenti titoli:
– “I discendenti aspettano 7 anni in Brasile per ottenere la cittadinanza italiana”;
– “L’attesa per la cittadinanza italiana richiede 7 anni e ci sono in fila 280 mila persone – nel consolato in SP, chi fece richiesta nel 2002 fu chiamato solo ora per consegnare i documenti”;
– “Falsari ingannano i discendenti”.
B – l’agenzia italiana “ANSA” cita il reportage della “Folha”, citando Oriundi come fonte iniziale delle denunce, nell’articolo che è stato ripubblicato all’estero, compresa l’edizione sud americana di “Gente d’Italia”, del 28 Ottobre 2009, con ampia descrizione in prima, seconda e terza pagina, con i seguenti titoli :
– “Per ottenere la cittadinanza italiana a San Paolo occorrono dai 7 ai 10 anni ma c'è gente che ha pagato fino a 12 mila euro…”;
– “Cose 'e pazze”;
– “La denuncia di Oriundi”.
C – il quotidiano “Il Manifesto” del 08 gennaio 2010 annuncia in prima pagina “Immigrazione – Pagina 7 – Brasile, le star non fanno la fila: migliaia di euro per l' che fa diventare italiani in fretta” (si veda
mentre a pagina 7 appare l'ampio e chiaro articolo di Vittorio Longhi “L'Italia SI PAGA – denunce in Brasile”, che può essere visto in
)
insieme con l’articolo “CARA ITALIA – Le contraddizioni di una legge evidentemente discriminatora”, di Vittorio Longhi intervistando il sociologo Giulio Mattiazzi, dell’Univ. di Padova (ex Univ. di Minas Gerais) – si veda anche .
L'editore Vezio Nardini conclude promettendo nuove e ancor più attuali notizie in futuro prossimo.
Vezio Nardini