Question time degli Onn. Franco Laratta e Cesare Damiano. Risponde l’on. Ministro al Lavoro, Sacconi

Testo del question time (in diretta su Rai 2 alle 15):

nei giorni 7, 8 e 9 gennaio u.s. gravi episodi di violenza sono avvenuti a Rosarno, in Calabria, tra popolazione autoctona e immigrati;
le testimonianze raccolte e l’ampia documentazione giornalistica denunciano la presenza di fenomeni massicci di lavoro nero, in particolare nel comparto agricolo. Si tratta di lavoro sottopagato in condizioni disumane, soggetto al controllo della ‘ ndrangheta e gestito totalmente dai caporali;
quanto accaduto rende evidente l’intreccio tra criminalità organizzata, immigrazione clandestina e lavoro nero, intreccio per il quale nessuno di questi fenomeni può essere efficacemente affrontato in modo isolato. Legalità e lavoro sono un binomio inscindibile per una efficace politica a favore del sud;
la lotta al lavoro nero è quindi elemento indispensabile di una strategia complessiva, come dichiarato dal Ministro degli interni Maroni nell’intervista al Messaggero dell’11 gennaio u.s.;
la linea portata avanti dall’attuale Governo in materia di lotta al lavoro nero, ha trovato la sua prima applicazione nella direttiva del Ministro interrogato del 18 settembre 2008 nella quale si dichiara l’intento di orientare le attività ispettive alla prevenzione e alla promozione dell’illecito evitando atteggiamenti vessatori, e nulla si dice sulle verifiche da effettuarsi su situazioni quali quelle che si sono verificate, che avrebbero richiesto particolare attenzione;
nel documento di programmazione dell’attività di vigilanza per il 2009 dello stesso Ministero si sceglie esplicitamente una riduzione del 17 per cento del numero dell’aziende soggette a controlli, “anche in considerazione della crisi economica che sta colpendo la nostra società “, a favore di un dichiarato recupero di qualità dell’attività ispettiva. Tale programma vede la regione Calabria prima in graduatoria con una riduzione del 46 per cento dei controlli rispetto a quanto fatto nell’anno precedente. Infatti si prevede di sottoporre a controlli 9200 aziende a fronte delle 17,268 controllate nel 2008:-
come intenda il Governo correggere tale impostazione in modo da garantire la presenza dello Stato nella regione Calabria a tutela della legalità del lavoro, necessaria premessa all’ affermazione di una economia sana.

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