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IL GOVERNO E IL CENTRODESTRA SACRIFICANO MILANO SULL’ALTARE DEL PROCESSO BREVE E DEGLI INTERESSI DI BERLUSCONI

Non c’è stato nulla da fare. Altro che dialogo: il testo del cosiddetto processo breve è stato intoccabile, inemendabile, non migliorabile in nessun punto.

Moltissimi nostri emendamenti volevano limitare il danno ed entravano decisamente nel merito.

In particolare io e tanti senatori milanesi abbiamo raccolto le preoccupazioni di Milano, del suo Consiglio comunale e del Sindaco, sulle ricadute per il processo Derivati e sul risarcimento di 100 milioni di Euro al Comune, cioè ai milanesi. Anche se la legge è migliorata nell’ultima versione, la norma transitoria, quella che serve ad “estinguere” i processi di Berlusconi, rischia comunque di mettere a rischio la sostanza del processo sui derivati. Per questo abbiamo insistito con un emendamento, marginale rispetto all’obiettivo. Ma il patto di maggioranza che la tiene insieme con difficoltà sempre più evidente ha sancito l’intangibilità su tutto, i senatori di centrodestra che si erano permessi di fare emendamenti sono stati costretti a ritirarli. Berlusconi ha preteso “la prova d’amore” con buona pace del sindaco Moratti e dei milanesi.

Marilena Adamo

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