Body scanner. In Germania prendono tempo. ‘Personale poco qualificato e mal pagato’

di Primo Mastrantoni

Non subito. Il ministro degli Interni, Thomas de Maizère, dice che non c'è fretta d'introdurre lo scanner “corporale” (body scanner) negli aeroporti tedeschi. Si puo' aspettare sei mesi, il tempo necessario a valutare se lo strumento corrisponda a tre criteri:
1 – efficienza dei controlli;
2 – nessun rischio per la salute;
3 – rispetto del diritto alla riservatezza.

Intanto, il presidente del gruppo parlamentare della SPD, Thomas Oppermann, ha sostenuto che per la sicurezza dei passeggeri servirebbe di piu' migliorare l'efficienza dei controllori. “Negli aeroporti tedeschi, questo compito d'alta responsabilita' viene spesso affidato a personale poco qualificato e mal pagato”. Anche la ministra della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, punta a una migliore qualificazione del personale addetto alla sicurezza, che sia in grado d'eseguire controlli mirati.

Sull'argomento eravamo intervenuti nei giorni scorsi ricordando le dichiarazioni del presidente Usa, Barack Obama, sulla inefficienza dei servizi di sicurezza.
Giriamo le considerazioni, espresse da esponenti governativi e politici della Germania, ai nostri ministri degli Interni e dei Trasporti. Vorremmo sapere, tra l'altro, se nel nostro Paese sono stati effettuati controlli sulla efficienza del personale addetto ai controlli che, ricordiamo, non appartengono alle forze di polizia, e sull'efficacia delle relative apparecchiature.

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