On. Ministro … accertare le responsabilità  politiche

Egregio Ministro della Giustizia
On. Avv. Angelino Alfano

e, p.c.

Egregio Presidente del Consiglio Nazionale Forense
Prof. Avv. Guido Alpa

Egregio Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura
Avv. Maurizio de Tilla

Egregio Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
Avv. Alessandro Cassiani

Gentili Colleghe e Gentili Colleghi del Foro di Roma

Oggetto : preteso rinvio delle elezioni dei Consigli degli Ordini Forensi.

Onorevole Ministro,
le Istituzioni Forensi hanno corso un rischio inaudito alla prospettazione della ingiustificata ed illegittima proroga dei mandati dei Consigli degli Ordini, essendo circolata via internet una formulazione inaccettabile del decreto “mille proroghe 2010”.

Il profondo sconcerto che quella prospettazione ha determinato tra gli Avvocati (eccetto alcuni interessatissimi ad ottenere la proroga del proprio incarico consiliare) impone necessariamente di accertare le responsabilità politiche del tentativo di espropriare i professionisti forensi del legittimo diritto di eleggere i propri rappresentanti istituzionali.

A tal fine si chiede all’Onorevole Ministro di accertare se e quali organi e/o rappresentanti istituzionali dell’Avvocatura abbiano sollecitato nei giorni passati la proroga dei Consigli degli Ordini e del Consiglio Nazionale Forense, con il pretesto dell’eventuale, futura approvazione di un legge di riforma dell’ordinamento professionale, che peraltro incontra enormi contestazioni, anzitutto dalla classe forense, indipendentemente dagli interessi di alcuni attivisti, oltre ai contrasti da parte di autorità, enti e rappresentanze sociali.

In ogni caso, il testo non ancora vagliato in aula da alcuna delle due Camere, prevederebbe di per sé una proroga fino a due anni, che si sarebbe sommata all’anno prospettato con la bozza del decreto mille proroghe, come detto circolata da giorni tra il furore dell’Avvocatura.

L’Avvocatura romana, nel dare atto che l'Autorità Governativa ha sventato il tentativo di colpire la classe forense, rimane in fiduciosa, breve attesa della autorevole risposta, che varrà ad emarginare i responsabili dell’attacco agli interessi della categoria.