di Nino Bellinvia
Di recente l’A.C.E.U. (Associazione Culturale Europa Unita) ha conferito il “Premio alla Carriera” a Veliocilano (all’anagrafe Vincenzo Rapa), poeta, autore e compositore melodista. Artista che, fra l’altro, alcuni anni fa, ricevette anche i complimenti di Lady Hillary Clinton per la poesia “Il cuore della mamma” (tratta dal volumetto “Poetando” – Writing Poetry -) e per il Cd “Le canzoni di VELIOCILANO” e quelli di personalità come Ciampi, Andreotti, Veltroni, Rutelli e Giubilo per la poesia “Casetta in collina” (inserita nell’Antologia poetica “La Poesia nel cassetto” (stampata del 2007 dalla Pubbligrafica Romana) e presentata anche nel programma Rai “Uno Mattina”.
Vincenzo è nato in provincia di Caserta, a Piedimonte Matese, il paese dei genitori del grande Enrico Caruso, artista che ha conosciuto da ragazzino e del quale possiede una foto originale, regalatagli da un suo amico coetaneo, fotografo del tempo. Ha cominciato a scrivere poesie, testi e musiche all'età di 15 anni, firmandosi all’inizio “Enzo Rapa”. “Carmeniello” è il titolo della sua prima canzone, composta suonando un organo, e che non è stata ammessa ad un Festival di Napoli solo perchè mancante della parte di canto e pianoforte. Alla fine del 1960, ancora prima dello storico allunaggio (avvenuto il 20 luglio 1969), ha compiuto con la sua fantasia un viaggio sulla luna, dove in uno strano mercato, c’era in vendita un “grande cuore”. Scrisse allora la sua prima canzone di successo: “Un cuore all’asta”, ammessa (1961) ad un festival romano, interpretata al Teatro Goldoni da Anna Maria Mancini e poi incisa da Rosalba Lori, cantante della Rai-Tv. In seguito ha composto le canzoni “Giardino abbandonato” e “Maltesina”, scritte sul treno mentre rientrava in Svizzera, ove lavorava dal qualche mese (ritornava da Napoli, ove aveva sostenuto gli esami d’iscrizione alla Siae). E proprio in Svizzera ha vinto il Festival della Canzone di La Chaux-de-Fonds con “Buon giorno Italia”, canzone diventata grande successo fra gli emigrati (lui stesso l’ebbe anche a registrare negli studi della Stazione Termini di Roma (era il 1964). In gioventù, infatti, era il baritono di un gruppo d’artisti e ancora oggi conserva gelosamente una musicassetta, regalatagli in quel tempo dalla signora Bruna, figlia di E.A. Mario, contenente quattro canzoni (“Surdato ca tuorne”, “’O vascio”, “Madonnina blu” e “La leggenda del Piave”) che ebbe ad incidere lo stesso grande autore napoletano. Lasciata la Svizzera, dopo vent'anni di permanenza, Vincenzo Rafa si trasferì in Irpinia, ove il giorno del suo matrimonio ebbe la sorpresa di ricevere una gigantesca torta donata dalla Scuola Cantonale Pasticcieri e dalla Radio Televisione del Canton Ticino. Diversi premi e riconoscimenti ricevuti anche in Italia. Ha vinto alcune edizioni del “Festival della Canzone napoletana ed italiana” di Napoli (tra le canzoni premiatele “Perdoname” e “Tre parol'e sentimento”, incise da Mario Da Vinci, Sergio De Santis e altri), il Festival “Musica & Parole” di Firenze, “Brusciano in Europa” (sia sezione “Canzoni” e sezione “Poesie”) e ricevuto diversi importanti premi (“La Magnolia”, “Giosuè Carducci”, “Alfonso Gatto”, “L'attualità-Bartalucci”, “Genio dell'Arte e della Scienza”, “I Magnifici delle 7 note '05”), ecc. Membro Honoris Causa a vita dal Centro divulgazione Arte e Poesia Unione Pionieri della Cultura Europea e Maestro Accademico (diploma e medaglia d'argento), è stato premiato anche dalle Edizioni “Casadei Sonora”, per la sua versione in napoletano della celebre “Romagna mia”. La sua raccolta “Poetando – Writing Poetry” è stata premiata con medaglia e diploma di merito. Notizie sulla sua attività artistica sono state inserite in tutte le edizioni (dal 1971 al 2009) de “I Magnifici delle 7 note”, nell’”Enciclopedia dei cantanti e delle canzoni” (De Vecchi Editore, Milano 1969), nella “Nuova enciclopedia illustrata della canzone napoletana” di Pietro Gargano de “Il Mattino” di Napoli (2007). Da ricordare che nel 1970 è stato anche inserito con foto su “Sorrisi e Canzoni” nella rubrica “Io e Sorrisi” e che, nell'ambito de “Gli Anniversari della Musica” (dedicati a Grieg, Leoncavallo, Pleyel, Sibelius e a Totò nel 40° anniversario della sua morte), l'attore Salvatore Mazza ha declamato sue poesie dedicato al grande “Totò.
Le sue canzoni “La bella di Rocca D'Evandro” (valzer), “Ma tu… dove sei tu?” (tango) e la raccolta “MILANAPOLI – Le canzoni di Veliocilano” possono essere chieste da cantanti ed orchestre alle Edizioni Musicali e Discografiche “Estate Record Bomba”, Via Rovereto, 8 – 20127 Milano – estaterecordbomba@tin.it