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Luigi Amicone patisce

Luigi Amicone, il direttore del settimanale Tempi, patisce per il fatto che Mara Carfagna abbia preso a cuore la causa degli omosessuali. E poiché non ha argomenti validi per criticare le iniziative della ministra, cerca di prenderla in giro. Sul n. 48 pubblicava un articolo intitolato “L'avevamo tanto amata. Perché il ministro Mara Carfagna si è innamorata dell'agenda glbt?”. Sull'ultimo numero della rivista c'è un editoriale col titolo: “A Mara Carfagna «non importa». La ministra di destra che tappezza i muri con le trite idee della più stanca sinistra”. Ovviamente si guarda bene dallo spiegare perché il contenuto del manifesto appartenga alla “più stanca sinistra”. Patisce, Luigi Amicone, e scrive “Che strane queste donne di destra che si sforzano di riempire un vuoto di idee e di visione surrogando idee e visioni dello stanco patrimonio di sinistra”. Per lui la difesa degli omosessuali non è questione di giustizia e quindi né di destra né di sinistra, ma è questione della “stanca sinistra”. Ma che dice il cattolico Amicone? Non sarà che anche per lui gli omosessuali sono persone da “accogliere con compassione e delicatezza”, come recita il Catechismo (n. 2358)?

Francesca Ribeiro

P. S. La mia lettera riguardo al primo articolo su Tempi è stata pubblicata su Reset Italia, zeroviolenzadonne; policamentecorretto, ecc. il 30 novembre.

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