L’ITALIA CHE NON SI CONFRONTA

“In politica il sale della democrazia e’ il confronto alternativo”

Nell’anno che verra’ senza un confronto alternativo e democratico tra le forze istituzionali, non ci potra’ essere dialogo ed assisteremo a dei nuovi scontri. Il 2009 e’ stato segnato da forti contrapposizioni, tra giustizialismo e permissivismo, odio e amore e via dicendo senza alternative di governo. Silvio Berlusconi e’ ancora ai vertici dei poteri perche’ in quindici anni non c’e’ mai stato un leader alternativo, questo e’ un dato di fatto. Lo scontro tra Di Pietro e Berlusconi fa comodo a quet’ultimo e alle forze moderate e non e’ certo una altenativa di governo. Non ci sono alternative pragmatiche alle riforme istituzionali auspicate dalla maggioranza, tutti sanno dove miri Silvio Berlusconi, intanto si aspettano i disegni di legge non per proporre delle alternative, ma per alimentare nuovi scontri. Senato Federale e federalismo, cosa propone l’opposizione di alternativa? Niente di concreto! Riforma della Giustizia? Niente di concreto! Ripristino dell’immunita’ parlamentare? Niente di concreto! L’opposizione tutta deve essere coesa almeno nel presentare disegni di legge e confrontarsi in parlamento e non sui medias, perche’ cercare di abbattere Berlusconi con le stesse armi e’ destinato a fallire; l’”uomo” e’ maestro sul suo campo.

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