Grazie alla Lega più fondi alle università  del Nord

Il fondo per le Università sotto-finanziate (molte al Nord) è destinato a crescere in maniera significativa. Al Senato, in commissione Bilancio, è stato infatti approvato un Ordine del giorno del senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione, che impegna il Governo a destinare almeno 100 milioni all'incremento della «quota di riequilibrio» per gli atenei che ricevono meno soldi di quelli che sarebbero dovuti arrivare in base al modello di valutazione a suo tempo messo a punto dal Ministero. ''Nel 2009 – spiega Pittoni – soltanto lo 0,3% delle assegnazioni è stato riservato agli atenei sotto-finanziati: appena 20 milioni di euro per circa 30 atenei. Dopo il via libera definitivo al fondo meritocratico per le università virtuose (che dallo scorso gennaio è legge dello Stato), la nostra attenzione è ora sul riequilibrio finanziario. Una prima risposta è arrivata con la Riforma universitaria, al vaglio della nostra Commissione in queste settimane. All’art. 5 punto “f”, infatti, si fa riferimento all’introduzione del “costo standard unitario di formazione per studente in corso, a cui è collegata la attribuzione di una percentuale della parte dell’FFO che non rientra nella quota premiale di cui alla legge 1/2009”. Un’operazione ispirata ai meccanismi del federalismo fiscale promossi dal nostro movimento. Sono però troppe le università, soprattutto del Nord, in difficoltà per “crediti” già maturati e mai riscossi, per non affrontare anche la questione del pregresso. Nella riforma intendiamo quindi inserire anche un provvedimento per “accelerare” il riequilibrio finanziario. L'Ordine del giorno appena approvato ha lo scopo di spianare la strada a quest'operazione. Complessivamente negli ultimi 13 anni le università del Nord hanno accumulato “crediti” per oltre 2 miliardi e mezzo di euro. Dobbiamo perciò – avverte Pittoni – evitare il rischio di un “colpo di spugna” che azzeri la situazione come se nulla fosse. Non sarebbe accettabile che nella logica di “competizione” tra università, avviata con l’assegnazione di fondi in base al merito, ve ne siano alcune costrette a scattare dai blocchi di partenza indietro di alcuni metri rispetto alla linea del via, solo per la mancata applicazione in passato di qualsivoglia criterio di ripartizione delle risorse pubbliche fra gli atenei''.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy