ITALIA – ARGENTINA, ALLEANZA STRATEGICA

Vice presidente PdL America Meridionale

Nel campo industriale di un nuovo mondo.

In Argentina è ormai alle porte l’inizio di un periodo di grande crescita e sviluppo. L’Argentina ha delle grandi potenzialità nei seguenti cinque settori: l’agroalimentare; il settore minerario; il turismo; la riconversione delle terre aride e semiaride; lo sviluppo delle infrastrutture.
Nel settore agroalimentare, il Paese ha una grande disponibilità di risorse naturali e materie prime; è carente, tuttavia, una struttura di rilievo per l’industrializzazione della produzione primaria ottenuta. L’Italia sarebbe un ottimo socio in quest’ambito.
Quanto al settore minerario, l’Argentina ha necessità di soggetti di rilevanza mondiale e, per quel che riguarda il turismo, vi sono investimenti provenienti da numerosi Paesi sviluppati, e l’attività cresce man mano che si evolvono le condizioni del mercato.
Con riferimento alla grande estensione di terre aride e semiaride esistenti in Argentina (circa 70 milioni di ettari), naturalmente occorrono tecnologie e capitali per trasformarle in terre produttive. L’Italia dispone delle tecnologie, del know-how e dei capitali necessari per gli investimenti a lungo termine in questo settore.
Quanto al settore delle infrastrutture, l’Argentina ha bisogno di un suo grande sviluppo per poter migliorare la produttività e crescita del Paese. Ovviamente l’Italia ha molto da offrire in questo particolare settore.
Vi è inoltre un settore che copre i cinque appena menzionati, ovvero il settore della PMI INDUSTRIALE, nel quale è carente la cosiddetta struttura produttiva “Innovazione Creativa”. Questo particolare settore ha dunque bisogno di politiche industriali attive volte a promuovere lo sviluppo del Paese. Per ottenere il rilancio di questo settore, occorre un socio che sia leader nell’Innovazione Creativa. Questo leader deve essere l’Italia: gli italiani, creatori del Made in Italy, sono in grado di promuovere una grande trasformazione del Paese e il suo inserimento competitivo nei mercati mondiali.
L’inserimento nei settori industriali sarebbe senz’altro di grande beneficio per entrambi i Paesi, i quali potrebbero a loro volta conquistare mercati importanti come quelli dell’Unione Europea e del Mercosur (a questo riguardo vale la pena ricordare che sono in corso i negoziati tra il l’UE ed il grande blocco sudamericano per l’adozione di un accordo commerciale, argomento quest’ultimo trattato anche nel recentissimo summit del Mercosur, iniziato a Montevideo lo scorso 8 dicembre). Il caso della Corea e di Taiwan sono una dimostrazione di come, dietro alle grandi industrie di innovazione creativa esistenti oggi nel mondo, ci sono delle grandi potenze, quali la Cina ed il Giappone: sia in Corea che in Taiwan vi è stata negli ultimi 20 anni una crescita formidabile.
Uno schema analogo deve instaurarsi tra l’Italia e l’Argentina. A questo proposito, nell’attuale Governo italiano vengono in rilievo i progetti di cooperazione tra l’Italia ed il Sudamerica, con l’intento di creare la cosiddetta “partnership strategica” indicata dal Ministro Frattini. In questo senso, il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ha osservato che l’alleanza strategica dell’Italia con l’America Latina deve anche rispondere all’offensiva economica lanciata negli ultimi anni dalle “tigri asiatiche”. Alla base di queste prospettive di alleanza con il continente sudamericano troviamo dei dati di grande rilievo: il prodotto interno lordo dell’America Latina è cresciuto del 5% su base annua nel corso degli ultimi cinque anni (in Argentina il tasso di crescita del Pil è ancora più elevato, essendo pari a 8,5%), a ulteriore riprova degli aspetti positivi che presenta oggi lo scenario economico sudamericano.
In questo vasto scenario sudamericano, spiccano le opportunità offerte da un Paese come l’Argentina, sia per la compatibilità e la complementarietà che le imprese italiane hanno con il sistema industriale argentino, sia per la forte presenza di nostri connazionali nel Paese.
L’Italia è in grado di creare un immenso valore aggiunto e soprattutto di apportare grandi innovazioni, che costituiranno il supporto delle nuove industrie. In Argentina manca una cultura dell’innovazione e della concorrenza, ed è per questo che il Paese ha bisogno di un socio che la accompagni e gli trasmetta questa cultura ed il relativo know-how. Oggi come oggi essere imprenditore non implica necessariamente essere innovativi; tuttavia, in futuro, a sopravvivere saranno soltanto le industrie innovative e creative. L’Italia deve cercare dei settori industriali in cui può trovare dei vantaggi sicuri e deve associarsi con un Paese come l’Argentina, che offre delle grandi opportunità.
In sintesi, si tratta di coniugare il talento naturale degli italiani nell’innovazione ed il talento incipiente che sta dimostrando di avere l’Argentina, e in questo modo creare congiuntamente delle PMI che esportino l’innovazione, ovvero il motore della produttività nei prossimi anni.

Eugenio Sangregorio
*Vice presidente PdL America Meridionale

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy