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GOCCE DI VERITA’ SU LA “CASTA”

di Giuseppe Orsini

Casta” e costi.

ha 315 senatori, più 7 “a vita” e 630 deputati. Totale: 952, più 72 parlamentari europei. Anche metà sarebbero troppi. Alcuni parlamentari cumulano altri incarichi, anch’essi lautamente retribuiti. Un esempio per tutti: Lucio Stanca. Alla pensione da ex top manager IBM aggiunge circa 190.000 euro annui come deputato (Pdl). Non basta. Stanca percepisce anche 300.000 euro annui come amministratore delegato della Expo S.p.A. Nulla di illegale: a chi gli chiede perché non rinuncia al duplice stipendio, Stanca risponde: «La legge me lo permette». (Da “il manifesto” del 24 novembre 2009). Mi e gli domando: “Perché non si dimette da deputato?” Oltre ai parlamentari, ci sono altre decine di migliaia di politici: consiglieri ed assessori regionali, provinciali, comunali (a Roma chiamati “Onorevoli”), consiglieri di amministrazione, portaborse e consulenti. Anche metà sarebbero troppi. Il governo Berlusconi sta cercando di ridurne il numero con la “Finanziaria 2010”. Ci riuscirà? Speriamo. Molti cumulano più redditi (da lavoro, da pensione, ecc.).

Benefits . . . postumi

anche duemila (circa) ex parlamentari che costano non poco: percepiscono un “vitalizio” che va da 3.108 a 9.947 euro/mese lordi. Insomma, tra 37.300 e 119.300 euro/anno, secondo le legislature fatte. Molti cumulano il vitalizio con una pensione (giornalista, giudice, banchiere, sindacalista, ecc.) e/o con redditi professionali o retribuzioni per cariche extra.

Qualche esempio.

Franco Bassanini, ex parlamentare Pci/Pds/Ds (pensione di 9.947 euro/mese, pari a 119.364 euro/anno), a cui aggiunge 200.000 euro/anno come presidente della Cassa Depositi e Prestiti. Totale: 319.364 euro/anno. Lordo.

Antonio Marzano, ex deputato Fi (pensione di 4.725 euro/mese, pari a 56.700 euro/anno), a cui aggiunge 160.000 euro/anno come presidente del Cnel. Totale: 216.700 euro/anno. Lordo.

Roberto Napoli, ex senatore Udc (pensione di 4.725 euro/mese, pari a 56.700 euro/anno) a cui aggiunge 398.127 euro/anno come consigliere AGCOM. Totale: 454.827 euro/anno. Lordo.

Potrei citare moltissimi altri “riciclati”. Sarebbe troppo lungo. Rimando ad internet. Taluni sono (o sono stati) baby pensionati (sotto i 50 anni) o pluripensionati con incarichi (e stipendi) extra. Vedi Giuliano Amato, pensionato sia come ex deputato Psi e Ds che come ex garante “Antitrust” (non conosco le cifre esatte), Attualmente Amato presiede l'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani con una retribuzione (aggiuntiva alle pensioni) di 150.000 euro/anno.

Fonti. Pensioni da parlamentari: “L’Espresso” del 2 agosto 2007. Incarichi successivi (e stipendio): “Libero” del 17 luglio 2009.

Parlamentari scrittori

parlamentari in carica costano e non poco. Non tutti si dedicano esclusivamente alla attività parlamentare a cui sono stati eletti. Molti, troppi svolgono attività professionali (es.: avvocatura e giornalismo). Alcuni scrivono libri. E li “presentano” in molte località.

Taccio i titoli per non fare loro pubblicità gratuita.

Cito qualche “scrittore” (in ordine alfabetico): Gianfranco Fini, Dario Franceschini, Francesco Rutelli, Walter Veltroni. Nello scrivere e presentare libri gli onorevoli (già lautamente retribuiti) sottraggono tempo all’impegno parlamentare. Per giunta viaggiando a spese di noi contribuenti. Gianfranco Fini magari con aereo di stato, data la carica. Ed il ricavato, ovviamente, è solo loro.

Ma di “conflitto di interesse” viene accusato sempre e solo Silvio Berlusconi!

Neanche gli ex parlamentari scherzano.

Cito soltanto Fausto Bertinotti. Lasciata la Camera nel 2008 con una liquidazione di 121.068 euro ed un vitalizio di 3.217 euro/mese (cumulando una pensione da sindacalista?), da agosto Bertinotti gira l’Italia per presentare un suo libro autobiografico (taccio il titolo). L’ex Presidente della Camera dei Deputati (al pari di Irene Pivetti, Luciano Violante e Pier Ferdinando Casini) ha diritto ad un’auto blu con autista “vita natural durante” a nostro carico, carburante ed autostrada compresi.

I parlamentari in pensione hanno diritto a: tessera di libera circolazione sulle autostrade, viaggi in treno e 18 biglietti aerei l'anno gratuiti. Qualcuno ne gode da decenni. Pare che il “Telepass” gratuito stia per essere abolito. Detti benefits, che ci costano 2,5 milioni l’anno, sono concessi a persone che percepiscono un “vitalizio” tra 3.108 e 9.947 euro/mese (salvo cumuli con altri redditi). Pubblicare l’elenco dei beneficiari (2.000?) sarebbe troppo lungo. Per informazioni dettagliate (nomi compresi) rimando alla indagine “Ex onorevoli che viaggiano a scrocco” di Martino Cervo su “Libero”, dal 30 ottobre 2009 in avanti.

Uso ed abuso di auto blu e dimissioni spesso solo annunciate

Marrazzo da Presidente della Regione Lazio ha fatto un uso diciamo . . . improprio dell’auto blu, superando ogni limite. Superfluo rammentare il fatto.

Il caso Marrazzo mi fa tornare in mente un altro brutto malvezzo della “Casta”: dimissioni spesso annunciate e raramente formalizzate.

Cito solo i due ultimi casi.

Piero Marrazzo, nonostante quanto successo ed il ritiro in un convento (sembra), si è dimesso dalla carica di Presidente della Regione Lazio, ma non da consigliere regionale.

Francesco Rutelli, da poco uscito dal Pd, “decide di rimettere il mandato di Presidente del Copasir”. Ma lo farà in seguito. Fonte: sito ufficiale di Francesco Rutelli.

Amara constatazione finale.

Le laute indennità dei parlamentari, i “vitalizi” degli ex parlamentari, gli eventuali cumuli ed i tanti “benefits” contrastano con il trattamento riservato a cittadini meno fortunati: gli invalidi civili, che sono due milioni circa e non tutti “doc”: servono controlli continui e rigorosi per evitare gli abusi.

invalido civile – anche al 100% – percepisce 266 euro al mese.

Spesso sopravvive grazie ai genitori. Finché ci sono.

Ma come si fa a vivere con 8,87 euro (pari a ben 17.168 vecchie lire) al giorno?

Alcuni ricevono anche “l’indennità di accompagnamento” (472 euro/mese, pari a 15,73 euro/giorno). In tal caso l’invalido e chi lo assiste ricevono 24,60 euro/giorno.

La “Casta” (parlamentari ed ex) non ha nulla da rimproverarsi?

Nonostante tutto, sono certo che i due milioni circa di invalidi civili e le loro famiglie augurano di cuore un Buon Natale alla “Casta”.

Mentre rivedevo il presente articolo (domenica 13 dicembre), Silvio Berlusconi veniva ferito al volto.

Non avrei mai immaginato che in Italia sarebbe tornato il terrorismo.

Altri commenti sono superflui.

Giuseppe Orsini

segretario@movimentoelia.org

Ostia Lido, 13 dicembre 2009

GOCCE DI VERITA’ SU LA “CASTA”

Casta” e costi.

ha 315 senatori, più 7 “a vita” e 630 deputati. Totale: 952, più 72 parlamentari europei. Anche metà sarebbero troppi. Alcuni parlamentari cumulano altri incarichi, anch’essi lautamente retribuiti. Un esempio per tutti: Lucio Stanca. Alla pensione da ex top manager IBM aggiunge circa 190.000 euro annui come deputato (Pdl). Non basta. Stanca percepisce anche 300.000 euro annui come amministratore delegato della Expo S.p.A. Nulla di illegale: a chi gli chiede perché non rinuncia al duplice stipendio, Stanca risponde: «La legge me lo permette». (Da “il manifesto” del 24 novembre 2009).

Mi e gli domando: “Perché non si dimette da deputato?”

Oltre ai parlamentari, ci sono altre decine di migliaia di politici: consiglieri ed assessori regionali, provinciali, comunali (a Roma chiamati “Onorevoli”), consiglieri di amministrazione, portaborse e consulenti. Anche metà sarebbero troppi.

Il governo Berlusconi sta cercando di ridurne il numero con la “Finanziaria 2010”. Ci riuscirà? Speriamo. Molti cumulano più redditi (da lavoro, da pensione, ecc.).

Benefits . . . postumi

anche duemila (circa) ex parlamentari che costano non poco: percepiscono un “vitalizio” che va da 3.108 a 9.947 euro/mese lordi. Insomma, tra 37.300 e 119.300 euro/anno, secondo le legislature fatte. Molti cumulano il vitalizio con una pensione (giornalista, giudice, banchiere, sindacalista, ecc.) e/o con redditi professionali o retribuzioni per cariche extra.

Qualche esempio.

Franco Bassanini, ex parlamentare Pci/Pds/Ds (pensione di 9.947 euro/mese, pari a 119.364 euro/anno), a cui aggiunge 200.000 euro/anno come presidente della Cassa Depositi e Prestiti. Totale: 319.364 euro/anno. Lordo.

Antonio Marzano, ex deputato Fi (pensione di 4.725 euro/mese, pari a 56.700 euro/anno), a cui aggiunge 160.000 euro/anno come presidente del Cnel. Totale: 216.700 euro/anno. Lordo.

Roberto Napoli, ex senatore Udc (pensione di 4.725 euro/mese, pari a 56.700

euro/anno) a cui aggiunge 398.127 euro/anno come consigliere AGCOM. Totale: 454.827 euro/anno. Lordo.

Potrei citare moltissimi altri “riciclati”. Sarebbe troppo lungo. Rimando ad internet. Taluni sono (o sono stati) baby pensionati (sotto i 50 anni) o pluripensionati con incarichi (e stipendi) extra. Vedi Giuliano Amato, pensionato sia come ex deputato Psi e Ds che come ex garante “Antitrust” (non conosco le cifre esatte), Attualmente Amato presiede l'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani con una retribuzione (aggiuntiva alle pensioni) di 150.000 euro/anno.

Fonti. Pensioni da parlamentari: “L’Espresso” del 2 agosto 2007. Incarichi successivi (e stipendio): “Libero” del 17 luglio 2009.

Parlamentari scrittori

I parlamentari in carica costano e non poco. Non tutti si dedicano esclusivamente alla attività parlamentare a cui sono stati eletti. Molti, troppi svolgono attività professionali (es.: avvocatura e giornalismo). Alcuni scrivono libri. E li “presentano” in molte località

Taccio i titoli per non fare loro pubblicità gratuita.

Cito qualche “scrittore” (in ordine alfabetico): Gianfranco Fini, Dario Franceschini, Francesco Rutelli, Walter Veltroni. Nello scrivere e presentare libri gli onorevoli (già lautamente retribuiti) sottraggono tempo all’impegno parlamentare. Per giunta viaggiando a spese di noi contribuenti. Gianfranco Fini magari con aereo di stato, data la carica. Ed il ricavato, ovviamente, è solo loro.

Ma di “conflitto di interesse” viene accusato sempre e solo Silvio Berlusconi!

Neanche gli ex parlamentari scherzano.

Cito soltanto Fausto Bertinotti. Lasciata la Camera nel 2008 con una liquidazione di 121.068 euro ed un vitalizio di 3.217 euro/mese (cumulando una pensione da sindacalista?), da agosto Bertinotti gira l’Italia per presentare un suo libro autobiografico (taccio il titolo). L’ex Presidente della Camera dei Deputati (al pari di Irene Pivetti, Luciano Violante e Pier Ferdinando Casini) ha diritto ad un’auto blu con autista “vita natural durante” a nostro carico, carburante ed autostrada compresi.

I parlamentari in pensione hanno diritto a: tessera di libera circolazione sulle autostrade, viaggi in treno e 18 biglietti aerei l'anno gratuiti. Qualcuno ne gode da decenni. Pare che il “Telepass” gratuito stia per essere abolito. Detti benefits, che ci costano 2,5 milioni l’anno, sono concessi a persone che percepiscono un “vitalizio” tra 3.108 e 9.947 euro/mese (salvo cumuli con altri redditi). Pubblicare l’elenco dei beneficiari (2.000?) sarebbe troppo lungo. Per informazioni dettagliate (nomi compresi) rimando alla indagine “Ex onorevoli che viaggiano a scrocco” di Martino Cervo su “Libero”, dal 30 ottobre 2009 in avanti.

Uso ed abuso di auto blu e dimissioni spesso solo annunciate

Marrazzo da Presidente della Regione Lazio ha fatto un uso diciamo . . . improprio dell’auto blu, superando ogni limite. Superfluo rammentare il fatto.

Il caso Marrazzo mi fa tornare in mente un altro brutto malvezzo della “Casta”: dimissioni spesso annunciate e raramente formalizzate.

Cito solo i due ultimi casi.

Piero Marrazzo, nonostante quanto successo ed il ritiro in un convento (sembra), si è dimesso dalla carica di Presidente della Regione Lazio, ma non da consigliere regionale.

Francesco Rutelli, da poco uscito dal Pd, “decide di rimettere il mandato di Presidente del Copasir”. Ma lo farà in seguito. Fonte: sito ufficiale di Francesco Rutelli.

Amara constatazione finale.

Le laute indennità dei parlamentari, i “vitalizi” degli ex parlamentari, gli eventuali cumuli ed i tanti “benefits” contrastano con il trattamento riservato a cittadini meno fortunati: gli invalidi civili, che sono due milioni circa e non tutti “doc”: servono controlli continui e rigorosi per evitare gli abusi.

invalido civile – anche al 100% – percepisce 266 euro al mese.

Spesso sopravvive grazie ai genitori. Finché ci sono.

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