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DELL’UTRI: LUMIA (PD), SU DICHIARAZIONI GRAVIANO IN ATTO MISTIFICAZIONI

“Se vogliamo la verità sul caso Dell’Utri si lasci lavorare la magistratura serenamente e non si raccolgano nè si mandino segnali ambigui: la legge sui collaboratori di giustizia non si tocca e si renda più rigida l’applicazione del carcere duro per i boss, riaprendo ad esempio il carcere di Pianosa”. Lo dichiara il senatore del PD Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, anche in merito al fatto che Giuseppe Graviano, pur avvalendosi rispetto al fratello della facoltà di non rispondere, abbia espresso critiche nei confronti della legge sui pentiti e sul 41 bis.
“Sulle dichiarazioni dei Graviano – aggiunge Lumia – è in atto una mistificazione, un ribaltamento della realtà. Infatti, Filippo Graviano, boss di mafia alla guida insieme al fratello del mandamento di Brancaccio, viene considerato un teste attendibile. Spatuzza, collaboratore di giustizia che ha già dato prova alla magistratura della sua attendibilità, no”.
“C’è una differenza tra i Graviano e Spatuzza – continua Lumia – i primi sono dei boss, il secondo un collaboratore di giustizia. Un boss è autorizzato da Cosa nostra a dire bugie fuori dall’organizzazione, lo hanno già fatto in passato Riina, Provenzano e Bagarella. La dissociazione dichiarata da Filippo Graviano va letta in questo contesto, perché in Cosa nostra la dissociazione non esiste”.

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