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COMITES E IL FUTURO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

“Sono passati cinque anni da quando, presentando il programma per la mia candidatura al Comites, io mi sono dichiarato a favore di uno schieramento indipendente che rappresentasse gli italiani all'estero a prescindere dalle loro tendenze politiche. (Melo Cicala Nord/Centro America)

Noi del PIE siamo in fertetta sintonia con il confratello Melo Cicala. All’estero occorre riorganizzare e ristrutturare la piattaforma dei Comites, rendendoli piu’ indipendenti dalla politica dei partiti e dalle istituzioni, questo puo’ avvenire solo con l’abolizione d’enti come cgie e ripartizioni estere, i quali col passsare degli anni sono diventati dei veri e propri portaborse dei rispettivi partiti.

Ciascun Comitato, anche attraverso studi e ricerche, contribuisce ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della propria comunità di riferimento e può presentare contributi al Comitato Permanente degli Italiani dall’Estero agli Affari Esteri* utili alla definizione del quadro programmatico degli interventi nel Paese in cui opera. A tale fine ciascun Comitato promuove, in collaborazione con l'autorità consolare, con le regioni e con le autonomie locali, nonchè con enti, associazioni e comitati operanti nell'ambito della circoscrizione consolare, opportune iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale, con particolare riguardo alla partecipazione dei giovani, alle pari opportunità, all'assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport e al tempo libero della comunità italiana residente nella circoscrizione. Ciascun Comitato opera per la realizzazione di tali iniziative.

Non sono parole mie ma fanno parte dei compiti essenziali dei Comites, legge 2003 art. 2 primo comma , ho solo omesso Rappresentanza diplomatico-consolare , sostituendola con * Comitato Permanente degli Italiani dall’Estero agli Affari Esteri, un comitato indipendente dai partiti, composto da italiani all’estero votati dai Comites, essendo questi gli unici enti elettivi, in sostituzione degli attuali Cgie, Parlamentari eletti all’Estero e poltrone create ad hoc. I milioni rispartmiati si potrebbero devolvere alle comunita’ italiane all’estero e ai Comites. Detto francamente sono stanco di assistere alle riunioni dei comites, con la presenza incombrante e patriarcale dell Console Generale.

Finche’ a Roma c’e’ gente che di politiche migratorie non capisce una mazza noi cittadini oltreconfine, saremo sempre figli di un Dio Minore.

Viva la Costituzione all’insegna di un’Italia una e di tutti, invito tutti alla riflessione, al dialogo e al dibattito

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