“Viva la Costituzione all’insegna di un’Italia una e di tutti”
Finalmente dopo oltre sessant’anni di diritti costituzionali violati, si inizia a parlare del Culto della Costituzione e della sua applicazione. E’ inutile riaffermare che noi del Pie (partito degli italiani dall’estero) un anno fa abbiamo fatto della Costituzione la nostra piattaforma su cui costruire pilastri ferrei e indistruttibili, per un paese del fare e non dell’apparire, un’iniziativa che ahime’ tra le comunita’ italiane all’estero tarda ad essere apprezzata. Perche’? (1) All’estero siamo stati “educati” da patronati ed enti a coltivare i propri orticelli, certe nostre scelte come quelle di un Comites indipendente e autonomo dai Consolati, danno fastidio a coloro che per decenni hanno condotto i carri elettorali, ivi incluso gli eletti all’estero. (2) Un voto paritario comporterebbe il diretto coinvolgimento di regioni, province e comuni costringendoli alla competivita’ per il Made in Italy nel mondo; troppa grazia meglio lasciare le cose come stanno. (3) Dare voce in capitolo a milioni d’italici nel mondo potrebbe capovolgere il modo di fare politica in Italia. Gli italiani all’estero, grazie alla Lega ed alla Sinistra Radicale, sono implicitamente e politicamente incapaci di intendere e volere.
Potrei continuare con la carrellata d’argomenti e punti salienti negativi, piu’ volte da noi sottolineati e non vorrei annoiare i lettori con dialettiche e retoriche, pero’ una cosa mi piacerebbe che le “menti” dei confratelli all’estero iniziassero a carpire, con gli orticelli non si realizzerà un bel niente, solo con l’unita’ invece si potrebbero apportare dei cambiamenti politici duraturi e pragmatici. E’ ora che anche all’estero ci responsabilizziano politicamente…
“Viva la Costituzione all’insegna di un’Italia una e di tutti”
Carmine Gonnella
Membro storico del Pie dall’estero
