La Rete ha promosso la manifestazione e tutti i soggetti attivi nella società possono dare il loro contributo.
Il governo “del fare” e' in realtà il governo “del dire”. Ha i mezzi per farlo: occupa in pianta stabile i principali mezzi di comunicazione pubblici e privati. Può raccontare ciò che vuole.
Una sola cosa fa prima di tutto: cerca di impedire i processi al Presidente del Consiglio.
Il processo breve è in realtà processo morto. Per salvare Berlusconi si prepara un’ecatombe di cause penali e civili il cui unico esito sarà negata giustizia alle parti lese e alle vittime.
Falsificatori di bilanci e bancarottieri che hanno danneggiato centinaia di migliaia di cittadini saranno per sempre tranquilli. Nessuno restituirà i soldi sottratti ai piccoli risparmiatori. E lo scudo fiscale aumenterà i vantaggi degli evasori a danno di tutti.
Il governo è ora occupato a inventarsi una nuova formula per sottrarre il suo capo al rischio di imputazione per sostegno esterno alla mafia. Non ha tempo di preoccuparsi per fabbriche che chiudono e milioni di giovani precari senza reddito.
Il governo dell’interesse privato vuole demolire i capisaldi dell’interesse pubblico. Sanità, scuola, università, ricerca, acqua, ambiente sono sempre di più esposti a diventare preda di una nuova avida classe di roditori privati.
Per la difesa dei diritti e dei beni comuni, per una giustizia uguale per tutti, per una informazione libera e indipendente, per il diritto di ognuno a determinare il proprio destino, tutti a Roma il 5 dicembre.