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Ercolano, il presente, il futuro

di Gilda Notarbartolo

Forse dalle piccole città possono arrivare segnali di fermento per una regione che cambia. Forse dai piccoli centri, difficoltosi e complessi, possono partire idee, impegno, cenni di rinascita. E’ ciò che pare stia accadendo ad Ercolano, dove, qualche giorno fa, ha avuto luogo un’interessante convention che ha visto sullo stesso palcoscenico (quello avanguardistico del prodigioso Mav, una delle meraviglie della nostra provincia), importanti personalità di vari settori, da quello delle istituzioni a quello dell’imprenditoria, dal giornalismo all’Università, dalla Procura alla Curia.
Prove interne di dialogo, interne ad una squadra, trasversali per il timbro delle voci: un esempio di metodo estendibile ad ogni luogo. Come non esaltare l’impegno del Cardinale Sepe che, attraverso la sua Fondazione “In nome della vita”, ha istituito il “fondo spes”, il cui direttore, Renato Cipollaro de l’Ero, era presente ad Ercolano. Quest’ultimo ha raccontato dei microcrediti messi a disposizione per le imprese nascenti, una sorta di prestito d’onore per sottrarsi alle gabbie dell’usura. Accanto al suo, i nomi di rappresentanti di ogni grado istituzionale (ercolanesi e no), dall’Europarlamentare Andrea Cozzolino, alla Deputata Luisa Bossa, Componente della Commissione Antimafia, all’Assessore della Provincia di Napoli alla Sicurezza, Franco Malvano, al Sindaco della città, Nino Daniele. E poi Antonio Liberti, Presidente del Laboratorio ercolanese, organizzatore del dibattito e probabile astro nascente del futuro che verrà. Coordinate dalla giornalista Tjuna Notarbartolo, le voci si sono intrecciate a quelle di due autorevoli esponenti della Procura di Napoli, che hanno dato uno spaccato coinvolgente sul lavoro di chi è in prima linea rispetto a quella difficoltà che può diventare una risorsa: la legalità. Si tratta del carismatico Procuratore Aggiunto Rosario Cantelmo, coordinatore della DDA e del risoluto Procuratore Aggiunto, coordinatore della sezione ambiente, Aldo De Chiara. Ma una grande risorsa dei nostri territori sono soprattutto i giovani, di cui ha tracciato un efficace profilo il sociologo Lello Savonardo, Docente di comunicazione e culture giovanili. Ha concluso la giornalista del Mattino, Daniela De Crescenzo, da poco in libreria col suo libro “O cecato”, dedicato alle confessioni di un camorrista, che ha messo in guardia dall’interazione della malavita con le realtà sane e produttive.

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