Tecnezio-99m, non tutto il nucleare viene per nuocere

On. Stefano Allassia (Lega Nord) ed altri

Premesso che:
i recenti miglioramenti nelle tecniche non invasive di imaging molecolare 3D hanno aperto infinite opportunità per l'individuazione precoce, la caratterizzazione ed il monitoraggio in tempi reali di numerose malattie, come pure per l'analisi dell'efficienza dei farmaci; tra le tecniche tridimensionali di medicina nucleare oggi disponibili, la SPECT è senza dubbio quella più utilizzata per la diagnosi avanzata in svariati organi, risultando particolarmente utile nello studio di patologie a carico del sistema nervoso centrale, in oncologia e in cardiologia; le indagini SPECT vengono realizzate utilizzando un radionuclide chiamato tecnezio-99m, un isotopo metastabile del tecnezio, la cui energia è tale da penetrare facilmente i tessuti e da consentire un'ottima visualizzazione delle strutture del corpo umano, senza correre il rischio di esporre i pazienti ad alte dosi di radiazioni;
l'importanza di questo radioisotopo risiede nel fatto che ad oggi, circa l'85 per cento di tutte le indagini diagnostiche tridimensionali nel campo dell'oncologia, neurologia e cardiologia, sono effettuate utilizzando proprio il tecnezio-99m: a titolo di esempio, nel mondo ogni anno si eseguono 20 milioni di queste procedure; il problema che sta emergendo in questi ultimi anni è la disponibilità, a livello mondiale, di tecnezio-99m che sta diminuendo progressivamente; a causa della sua emivita, il tecnezio-99m per usi medici viene estratto da «generatori» contenenti un altro radioisotopo, il molibdeno-99. Quest'ultimo viene prodotto solo in due località, il reattore nucleare a flusso elevato di Petten in Olanda e il National Research Universal reactor in Chalk River, Ontario, Canada; già nel 2008, i fornitori mondiali di molibdeno-99 chiusero inaspettatamente gli impianti e questo comportò una diminuzione della fornitura di tecnezio-99m pari all'80 per cento negli Stati Uniti, provocando la cancellazione di 50.000 procedure mediche nell'arco di 5 settimane; anche in Europa la fornitura di tecnezio-99m diminuì in modo rilevante; queste chiusure sono indubbiamente imputabili all'età dei reattori nucleari canadese e olandese che, costruiti negli anni 60, richiedono continui interventi di manutenzione anche non programmati e sono soggetti ad inconvenienti sempre più frequenti; la chiusura definitiva del reattore di Petten è comunque prevista per il 2015; nel 2009 la comunità scientifica internazionale ha lanciato numerosi allarmi circa le forniture future di tecnezio-99m, chiedendo a più riprese di individuare processi alternativi per produrre il radionuclide o di individuare un altro radioisotopo per le indagini di medicina nucleare; gli Stati Uniti d'America hanno risposto lanciando l'American Medical Isotopes Production Act con un investimento di 163.000.000 di dollari, mentre la Germania, attraverso il Governo del Lander della Baviera, ha stanziato 1.200.000 di euro su 5.400.000 di euro richiesti per l'upgrade del reattore FRM II; l'Italia tra breve, si troverà nelle stesse condizioni degli altri Paesi del mondo per la reperibilità di tecnezio-99m, con un'importante differenza: il Paese possiede strutture nucleari in grado di provvedere alla fornitura di tecnezio-99m per i suoi presidi sanitari;
in Italia vi sono, infatti, due reattori nucleari, uno funzionante presso l'Università di Pavia (LENA), ed un secondo in zona Casaccia a Roma, temporaneamente fermo, mentre vi sono centri di acceleratori di particelle come il LASA dell'Università di Milano e il Joint Research Centre dell'Ispra; recentemente il Parlamento ha approvato la legge 23 luglio 2009, n. 99, la cosiddetta legge sullo sviluppo, introducendo importanti novità in campo energetico, soprattutto per quanto riguardo il ritorno allo sfruttamento dell'energia nucleare, che ha fra l'altro comportato una ridefinizione dei ruoli e dei compiti degli enti che operano nel settore, impegnano il Governo: nell'ambito della ridefinizione dei compiti e delle funzioni degli enti che operano nel settore nucleare, a prevedere, in capo ad essi, anche l'assunzione di compiti relativi alla produzione di radioisotopi ad uso sanitario; ad agevolare, per la suddetta finalità, i relativi accordi con l'università di Pavia, ed altre eventualmente interessate, per la fornitura di tecnezio-99m per usi sanitari; all'adozione di opportune misure, anche di natura finanziaria, per lo sviluppo di un progetto di ricerca scientifica integrato per la produzione di tecnezio-99m, al fine di soddisfare le necessità italiane.

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