Finanziamenti italiani in Argentina

Sen. Esteban Juan Caselli (PDL)

Premesso che:

nel corso degli anni, migliaia di italiani si sono recati in Argentina per cercare fortuna e lavoro tanto da arrivare a costituire, oggi, una comunità ben integrata nella società sudamericana; in un'ottica di antica collaborazione, pertanto, due Paesi geograficamente molto distanti, come Italia e Argentina, hanno sempre più rafforzato nel tempo i rapporti di interscambio e i legami di amicizia; nell'attività di cooperazione, infatti, lo Stato italiano è stato, fin dal 1993, il primo Paese donatore dell'Argentina con un'erogazione complessiva di oltre 500 milioni di dollari tra crediti di aiuto e doni; nel 1996 lo Stato argentino ha registrato un incremento del livello del reddito pro capite tale da far dichiarare il paese non eleggibile a beneficiare di ulteriori crediti di aiuto;

considerato che:

nel 2001 la depressione economica e la crisi finanziaria, cominciate nel secondo semestre 1998, arrivarono a un punto di rottura e crearono le condizioni per far sì che l'Argentina fosse la prima grande nazione a dichiarare bancarotta su tutto il fronte dei debiti assunti; a seguito di detta grave crisi, il Ministero degli affari esteri, con delibera del 21 dicembre 2001, ha stabilito che “l'Argentina è nuovamente eleggibile alla concessione di crediti di aiuto nel triennio 2002-2004 a condizione che l'elemento-dono superi l'80%, conformemente a quanto disposto dall'articolo 36 dell'OCSE/consensus. I crediti devono essere destinati alla realizzazione di iniziative con finalità di lotta alla povertà e a sostegno delle fasce più deboli della popolazione”; in base a tali disposizioni, la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (DGCS), ha approvato due linee di credito, rispettivamente nel settore sanitario – per un ammontare 25 milioni di euro – e delle piccole e medie imprese (PMI) – per un importo 75 milioni di euro; in particolare, il credito per il settore sanitario si prefiggeva l'obiettivo di sostenere gli ospedali pubblici garantendo l'acquisto dei medicinali e delle attrezzature necessarie, mentre il sostegno alle PMI era finalizzato all'erogazione di finanziamenti per favorire le imprese italo-argentine e argentine nel grave momento di crisi; la firma e la successiva ratifica dell'accordo bilaterale è avvenuta nel maggio 2002; la firma della convenzione finanziaria che riguarda le PMI è avvenuta nel mese di ottobre 2002 e quella che riguarda il programma sanitario è avvenuta nel maggio 2002 a cui ha fatto seguito, quindi, la definizione delle Convenzioni finanziarie affidate a Mediocredito centrale; il Governo argentino, quindi, ha avviato l'attuazione di entrambi i protocolli con i necessari programmi di selezione delle domande di accesso ai finanziamenti; nell'aprile 2002, inoltre, è stato firmato il Protocollo di Accordo concernente la costituzione di un “Trust fund” pari a 10 milioni di euro per la ripresa economica del paese (Ministero degli affari esteri DGCS “Scheda Paese Argentina – aggiornamento maggio 2002”);

preso atto che:

tutti i finanziamenti sopra riportati, nelle intenzioni dello Stato italiano, avrebbero dovuto essere impiegati, in primo luogo, a sostegno delle migliaia di italiani in difficoltà a causa della “crisi dei bond argentini”; per quanto risulta all'interpellante, dal 2004 ad oggi lo Stato italiano avrebbe erogato 53 milioni di euro da impiegare nel solo settore della sanità;

rilevato che:

nel programma a favore delle PMI italo-argentine ed argentine, in fase di finalizzazione amministrativa, è evidenziato che la percentuale di “beni e servizi a valere sul finanziamento dovranno essere di origine italiana; una percentuale fino al 50 per cento del finanziamento totale sarà utilizzata per finanziare l'acquisto di beni e servizi locali”; inoltre, “i fascicoli relativi alle iniziative valutate positivamente dalle differenti strutture interessate saranno poi inviati al Ministero degli affari esteri italiano – DGCS, per mezzo dell'ambasciata d'Italia a Buenos Aires”; il Ministero degli affari esteri, dunque, valutate le medesime iniziative, notificherà l'approvazione ad Artigiancassa SpA la quale, a sua volta, espletate le necessarie verifiche, procede ad effettuare le distribuzioni; a parere dell'interpellante, sarebbe opportuno vigilare per verificare se le ingenti risorse stanziate dallo Stato italiano per favorire lo sviluppo siano state utilizzate effettivamente per tali finalità o invece si siano trasformate in uno strumento per trarre profitti a vantaggio di multinazionali, gruppi finanziari, banche o consulting;

si chiede di sapere se risulti al Ministro in indirizzo tutto quanto sopra riportato e, in caso affermativo:

se abbia ricevuto i fascicoli relativi alle iniziative valutate positivamente (sia del settore sanitario che di quello delle PMI) e se in questi siano indicate le aziende argentine che hanno vinto i bandi di gara, le banche e le finanziarie argentine destinatarie ed erogatrici dei fondi; se sia a conoscenza dei finanziamenti relativi a ciascuna iniziativa e, in particolare, se abbia contezza delle modalità in base alle quali i predetti stanziamenti siano stati effettivamente impiegati; se abbia avuto riscontro circa l'effettiva avvenuta consegna delle attrezzature mediche indicate nei contratti e se queste siano effettivamente rispondenti alle reali necessità delle strutture sanitarie; se sia a conoscenza delle modalità e delle finalità in base alle quali le PMI italo-argentine e argentine abbiano ricevuto finanziamenti; se e quale sia l'ammontare dei finanziamenti fin qui erogati nel complesso dall'Italia all'Argentina nel corso dell'ultimo decennio; se e quali risultati, sul piano dello sviluppo, abbia prodotto la cooperazione italo-argentina e se grazie a tale cooperazione lo Stato sudamericano abbia incrementato il livello di reddito pro capite tanto da poter essere dichiarato non eleggibile a beneficiare di aiuti; se e in quale misura la comunità italiana residente in Argentina si sia giovata di tale cooperazione.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy