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VOTO ALL’ESTERO, VOTO POSTALE E MISURE DI GARANZIA

Il voto e’ un diritto/dovere. Il cittadino responsabile ha il dovere civico di votare secondo coscienza

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Il Comune di residenza o di nascita tre mesi prima delle elezioni spedisce al residente all’estero una dichiarazione da sottoscrivere in cui di rende informati dichiarando (1) Indirizzo, (2) la conoscenza di Sanzioni penali in caso di brogli, (3) sul voto assistito. Dichiarazione da firmare e rispedire al comune. Questo probabilmente non risolverebbe la compra/vendita ma puo’ essere un deterrente per il voto doppio o multiplo. Per il voto assistito (gia’ in vigore in Italia) il dichiarante deve nominare una persona di fiducia apportando la sua di firma sulla dichiarazione. Quest’ultimo punto (3) riguarderebbe gli impossibilitati e gli analfabeti (sono tanti anche all’estero) Capisco che questo sistema limiterebbe il voto solo a chi lo richieda, chiamamolo “voto utile” Be, cari “onorevoli” io il mio dovere civico l’ho fatto adesso la palla passa a voi eleborare qualcosa di piu’ “pragmatico”.

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