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Cucchi, la verita’ e’ un dovere

di Luigi de Magistris

Le immagini di quell'esile e giovane corpo, pestato e tumefatto, sono talmente eloquenti e drammatiche Che Ogni commento Risulta retorico (guarda le foto).

Ma il sentimento di pietà, misto al dolore e alla rabbia che mi Hanno suscitato, proprio non posso tacerlo. Lo dico da ex pm Nella Che non crede solo giustizia ma nel prezioso lavoro delle Forze dell'Ordine.

Alcuni Eppure, fra quanti sono preposti alla sicurezza dei cittadini, Sembrerebbe SI Siano Macchiati – purtroppo non per la prima volta – della violenza e dell'abuso più intollerabile Perché compiuto proprio da chi è delegato ad un Compito delicato e importante: Proteggere e vigilare sul della legge rispetto. Su questo, da democratici e sostenitori della giustizia, Non possiamo restare in silenzio.

E la richiesta di verità Che Viene avanzata dalla famiglia SIA Perché la chiarità, Cucchi causa della morte del giovane Stefano e individuati i Responsabili, DEVE nostra anche essere.

Si deve luce su quanto venuto SIA STATO possibile Che un giovane consegnato alla Tutela dello Stato SIA potuto morire Mentre appunto era in regime di Detenzione, nel tempo di una settimana, senza Che I suoi familiari lo abbiano potuto Incontrare o Parlare con gli operatori sanitari Che Lo Hanno avuto in cura.

Si deve sapere il Perché è Soprattutto chi ha ridotto Il suo corpo così come ci Appare dalle foto pubblicate sui giornali. La morte di Stefano oggi, Quella di Federico Aldovrandi ieri: la ricerca della verità è un dovere primario verso le famiglie, ma anche nei Confronti del Paese.

Il carcere non PUÒ diventare una terra di nessuno dove si sospende lo Stato di diritto, Perché è Soprattutto in carcere Che lo Stato di diritto DEVE Essere garantito: ne va del senso democratico di una Nazione. Di fronte uno questa urgenza di chiarezza, la caduta accidentale dalle scale DI CUI ha parlato il ministro Alfano (mercoledì rispondendo ad un'interrogazione Presentata alla Camera e rifacendosi al referto del medico carcerario) Appare quasi offensiva. Aspettiamo comunque domani di ascoltare cosa dirà il Guardasigilli al Senato Nella Speranza Che ci Siano Forniti elementi Che consentano di gran lunga luce su una Vicenda preoccupante.

La Procura di Roma ha aperto Un'indagine, i carabinieri Hanno Avviato un'inchiesta amministrativa interna e il Garante dei DETENUTI ha Presentato un Esposto. L'unica cosa Che ci aspettiamo è di sapere. Come sempre ci siamo aspettati di sapere cosa accadde nel 2001 una Nella caserma Bolzaneto di Genova e alla scuola Diaz, così come uno Nella Napoli Caserma Raniero, Convinti Che lo Stato non Debba Avere paura di se stesso, anche delle FORZE deviare E che insane possono annidarsi al Suo interno, come Organismi interni ma parassitari Che VANNO non solo allontanati ma, appurate le responsabilità Loro, perseguiti anche.

Perseguiti per mezzo di Giustizia Quella e di Quella legge Che Hanno cercato di infangare, gettando nel dolore famiglie intere senza Rispetto per la storia del Corpo Coraggiosa A CUI appartengono.

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