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Prove tecniche per il consolato digitale

Nei giorni 26 e 27 ottobre 2009 ho partecipato alla missione parlamentare, su invito del sottosegretario Mantica, finalizzata alla presentazione da parte del MAE dei servizi consolari a distanza che si è svolta presso il Consolato d’Italia a Bruxelles.

Ringrazio il Sottosegretario Mantica dell’invito rivolto a me e a tutta la delegazione di Parlamentari, Deputati e Senatori delle Commissioni Esteri e degli organi parlamentari competenti in tema di italiani all’estero nei due rami del Parlamento, ovvero il Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato e il Comitato permanente sugli italiani all’estero presso la III Commissione Esteri della Camera.

Questa giornata ha concluso un già istaurato dialogo tra le istituzioni sul processo di riorganizzazione della rete consolare, che si sostanzierà nella istituzione di una Commissione Bicamerale Parlamentare, luogo di confronto tra il Governo e Parlamento.

Il progetto di “consolato digitale”, che mira a garantire maggiore efficienza nei servizi consolari, presentato a Bruxelles, sede consolare sperimentale nel 2009 con Berna e Monaco di Baviera, e che dopo la sperimentazione diventerà operativo in tutta la rete consolare, si è svolto dapprima con una indicazione analitica delle diverse fasi di attuazione e poi con una prova pratica.

Il Progetto prevede la creazione di una piattaforma integrata tra le diverse banche dati dei diversi Consolati, che permetterà ai connazionali all’estero di interagire con la Pubblica Amministrazione italiana e di non spostarsi dal proprio luogo di residenza. Infatti l’utente potrà espletare via internet funzioni, quali l’avvio di pratiche per l’iscrizione all’AIRE, il pagamento online di percezioni consolari o il rilascio di certificati e documenti (con il successivo invio postale), nonché la comunicazione di rilevanti dati personali, protetti attraverso un delicato apparato di misure di sicurezza. Il progetto includerà altresì, in una seconda fase, di realizzazione il collegamento dei Consolati con l’intera Pubblica Amministrazione.

Ritengo che la informatizzazione dei servizi consolari sia assolutamente necessaria ed apprezzo lo sforzo di rinnovamento e riorganizzazione voluto fortemente dal Ministero degli Esteri e dal Governo.

Auspico che tale sforzo di rinnovamento venga condotto in modo tale da contemperare, da un lato, le esigenze dei connazionali all’estero di non vedere ridotte le sedi consolari che hanno un ruolo strategico sul territorio, sia in termini economici che sociali e, dall’altro, di ottimizzare al meglio i fondi destinati al Ministero degli Esteri.

Sono convinto che il dialogo aperto tra il Parlamento e il Governo perfezionerà il progetto di riorganizzazione degli uffici consolari del MAE e saprà soddisfare con l’impegno dei Parlamentari eletti all’estero le istanze di sostegno e vicinanza espresse dalle comunità estere.

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