Assistiamo in questi giorni ad uno spettacolo che ha dell’incredibile: alcuni contenitori posti nei pressi di farmacie, destinati alla raccolta di medicinali scaduti, appaiono stracolmi di rifiuti, che traboccano ed escono fuori dal contenitore stesso e accade che qualcuno deposita le buste con i farmaci fuori dal contenitore ( cerotti di Morfina, antineoplastici, eparina, antiaggreganti, ecc) che facilmente possono essere presi dai bambini o da tossici.
Viene da domandarsi se è stata predisposto il servizio di raccolta dei medicinali scaduti, se tale servizio viene effettuato costantemente ed in maniera adeguata dalla ditta incaricata, se vengono effettuati i controlli su tale attività.
Il COMUNE DI LECCE, che tanto pesantemente impone ai cittadini gli oneri della raccolta dei rifiuti urbani, cosa fa al riguardo? E la AZIENDA SANITARIA LOCALE, che deve sorvegliare sulle attività igienico-sanitarie, cosa fa?
Si sta parlando in questi giorni di passare alla raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti urbani, ma se in futuro saranno questi i metodi di raccolta, è bene che da ora si faccia a meno anche solo di pensare di organizzare in tal modo il servizio, che, dati i presupposti, certamente sarà meno efficiente e più oneroso di quanto attualmente accade. È evidente che si pone, quindi, ancor di più il problema di questi prodotti tossici scaduti che troppo spesso vanno dritti in discarica mentre dovrebbero avere un trattamento diversificato. Eppure non si vede né una campagna informativa né un’azione stringente da parte dell’amministrazione comunale, volte a ridurre il pericolo sociale derivante da comportamenti sbagliati della popolazione.
Giovanni D’AGATA componente nazionale del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore di Italia dei Valori denuncia pubblicamente questa situazione, che mette gravemente in pericolo la salute e l’incolumità pubblica, e chiede che le Istituzioni preposte al controllo ed alla vigilanza in materia si attivino, ponendo fine, una volta per tutte, ad una situazione assolutamente inaccettabile.
Il COMUNE DI LECCE, la AZIENDA SANITARIA LOCALE devono immediatamente intervenire per verificare le inadempienze, predisponendo, anche in futuro, gli opportuni controlli perché la situazione non si ripeta.
Noi di Italia Dei Valori vigileremo prima che qualche bambino si faccia male prendendo per caramella una compressa.
Lecce, 31 ottobre 2009
Giovanni D’AGATA
Componente dipartimento
Tematico Nazionale
“Tutela dei Consumatori