CEFALONIA O CEFALU’ ? MA CHE RAZZA DI PAESE E’ L’ITALIA ? BASTA: MI RITIRO IN CONVENTO

di Massimo Filippini

Sembrerò ripetitivo, sembrerò un fissato con la storia di Cefalonia ma non è colpa mia, lo giuro.
La verità è che, pensando a torto di vivere in un paese ‘quasi’ normale, ritenevo che i dati ufficiali sulla vicenda, conservati –si badi bene- dal Ministero Difesa nell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore e in quello del’Albo d’Oro dei Caduti avrebbero posto un freno ad inverosimili racconti basati su dati completamente inventati come quello della decisione SPONTANEA della Div. Acqui di resistere ai tedeschi o quello dei 9000 e più morti ammazzati nei pochi giorni dei combattimenti e immediatamente dopo quando addirittura migliaia e migliaia di uomini sarebbero stati fucilati in poche ore (!) come scritto da due giornalisti su Repubblica passando con disinvoltura da 11.000 morti (M. Novelli) a 5000 (A. Custodero).
http://www.italiaestera.net/modules.php?name=News&file=brevi&sid=5128
Cose da pazzi smentite dai documenti UFFICIALI che –RIPETO ANCORA UNA VOLTA- annoverano circa 4600 Caduti della Divisione Acqui morti in TUTTO il conflitto 1940-45 di cui -dopo l’armistizio dell’8 settembre -circa 1600 tra caduti in combattimenti (1300) e fucilati nella rappresaglia (circa 3/400) che colpì quasi esclusivamente gli ufficiali a Cefalonia.
Questi dati sono stati confermati perfino dalla CTU del dr. Claudio Gentile compilata per incarico del PM dr. G. Tornatore che è allegata agli atti del Processo (che non si terrà per morte dell’imputato) presso il Tribunale Militare di Roma (cui ho partecipato come Vittima dei fatti). v.
contro l’ex s. ten. tedesco Muhlhauser accusato di avere eseguito numerose fucilazioni di nostri militari il quale è deceduto dopo la prima udienza del 5 maggio us.
Nella Richiesta di Rinvio a Giudizio di costui è tra l’altro chiaramente specificato che DOPO LA RESA gli unici ad essere fucilati furono gli UFFICIALI ‘in deroga all’ordine iniziale di Hitler di non fare prigionieri’.
Perfino il defunto studioso H. F. Meyer nel suo ‘Bluetiges Edelweiss’ un libro dedicato proprio alle efferatezze compiute nei Balcani –compresa Cefalonia- dalla div. tedesca Edelweiss, non potè esimersi dallo scrivere che i Morti italiani furono circa 2000 ricalcando sostanzialmente le risultanze della CTU suddetta a sua volta riproducente quelle del sottoscritto esplicitate nel libro I CADUTI DI CEFALONIA: FINE DI UN MITO da cui è derivato l’interesse delle persone oneste a sapere quale sia stato il dato numerico delle Vittime della vicenda cui si è contrapposto quello dei DISONESTI interessati a mantenere inalterate le cifre indicate dal 1945 da un ridicolo Comunicato del Governo Parri in misura di circa 10.000 (in pratica tutto l’organico della Divisione !) v.
: quanti morti? Parla Filippini
Perfino il sostenitore più accanito della favola dello sterminio ‘ciclopico’ di 10.500 soldati il noto Paolo Paoletti -‘eminenza grigia’ dei Pinocchi marxisti di Cefalonia- è stato ridotto al silenzio dalle mie ricerche ed ha tentato di buttare il tutto sullo scherzo dopo avermi definito per anni –al pari dell’Ass. ne Acqui e mediterraneo- come un ‘negazionista’ o ‘riduzionista’ calunniandomi presso giornali e la stessa RAI che il 15 novembre 2007 aveva commesso il grave reato di dar conto delle mie ricerche nel TG2 delle 20.30.
Ebbene, costui con la massima faccia tosta ebbe a dirmi che il fatto di averle sparate ‘grosse’ gli aveva fatto vendere molti libri a prescindere se fosse più o meno credibile !.
https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=14482
Un bell’esempio di serietà non c’è che dire al quale possiamo unire la sciocchezza scritta dalla dr. ssa I. Insolvibile (che addirittura viene chiamata ad inaugurare Convegni su Cefalonia !) la quale ebbe a scrivere che i morti di Cefalonia erano stati 9.700 suscitando l’ ironica stroncatura del prof. Rochat quello stesso a sua volta ‘costretto’ dai risultati delle mie ricerche a scendere a 3800 morti cioè alla metà di quanto da lui sostenuto in precedenza.
Mi fermo qui. Credo di aver detto abbastanza anche se è solo una piccola parte di quel che potrei dire ma, in chiusura non posso esimermi dal menzionare la faccia tosta del quotidiano di Verona l’ARENA che ha pubblicato la notizia che segue:

da me così commentata in una mail inviata alla predetta:
“Con riferimento all'articolo “In pellegrinaggio a Cefalonia pregano per i novemila morti” , nel ribadire che le Vittime -fermo restando l'alto significato morale della loro morte- furono circa 1300 Cadute nei combattimenti e circa 3/400 Fucilate dopo la resa per rappresaglia (in gran parte ufficiali tra cui mio Padre) per un totale di meno di 2.000 come da DOCUMENTAZIONE del Ministero Difesa, Vi chiedo se non sia il caso di informarVi bene prima di scrivere un titolo che sfida il ridicolo su un fatto così triste.
Ho scritto più di una volta all'ARENA, ma vedo che si continua a raccontare un 'ALIUD PRO ALIO” ingannando perfino i poveretti che vanno a Cefalonia a piangere su 9.000 morti di cui i 4/5 NON MORIRONO come è ampiamente documentato nel mio libro I CADUTI DI CEFALONIA: FINE DI UN MITO.
Con tale articolo l'ARENA ha passato il segno in maniera penosa e prima o poi ne risponderà ai propri lettori soprattutto se continuerà pervicacemente a perseguire tale FALSO STORICO facendo cadere definitivamente nel ridicolo un fatto così tragico.
E' proprio questo ciò che si vuole ?
Distinti Saluti
avv. Massimo Filippini (t. col. Am CA)
Orfano del magg. Federico Filippini VERAMENTE fucilato a Cefalonia

Autore de:
LA VERA STORIA DELL'ECCIDIO DI CEFALONIA (1998 e 2001);
LA TRAGEDIA DI CEFALONIA. UNA VERITA' SCOMODA (2004)
I CADUTI DI CEFALONIA: FINE DI UN MITO (2006).”
A questo punto il colpo di scena da cui si è originata la mia decisione di entrare in convento per un periodo di meditazione..
Ritenevo infatti di averne viste e lette abbastanza ma ho ricevuto il colpo di ‘grazia’ da un’altra pagina dell’ARENA di Domenica 25 cm che a pag. 41 nel riportare la notizia della morte di un Soldato che visse il dramma di Cefalonia così ha intitolato il relativo trafiletto:

“VERONELLA “
Se ne è andato Luigi “Bieto” che combattè a CEFALU’

La notizia mi ha sconvolto e pertanto in analogia con quanto ha fatto l’ex Presidente del Lazio Marrazzo ho chiesto anch’io di entrare per qualche tempo in un Convento del Lazio onde poter riordinare le idee essendomi sorto l’ atroce dubbio di aver parlato di CEFALONIA mentre i miei interlocutori si riferiscono ad eventi accaduti a CEFALU’ sui quali sono completamente ignorante.
Spero che i religiosi comprendano il mio dramma e mi accolgano.

Massimo Filippini

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