Se ne renderà  conto il pugnace indomito Cavaliere?

Quando da anni una persona ci è simpatica, e la stimiamo, e ne abbiamo piena fiducia, diffcilmente mettiamo in dubbio ciò che afferma, poiché sarebbe come mettere in dubbio le ragioni che ci hanno indotto a credere fermamente in lei; a dubitare in qualche modo di noi stessi. Se quella persona ci avverte che dobbiamo diffidare di un tizio, perché si tratta di un farabutto, è facile che pur non conoscendo personalmente il tizio, ci persuadiamo che si tratti di un farabutto, e non ci fidiamo di lui. Non ci viene neppure in mente di verificare se è vero o falso ciò la stimatissima persona afferma; ci fidiamo e basta.
Così avviene che moltissime persone, che da anni hanno in simpatia il presidente del Consiglio, e lo stimano, ed hanno fiducia in lui, credano facilmente ai suoi giudizi negativi sui magistrati, e quindi non si fidino di loro. Indubbiamente un gran male per il Paese. Se ne renderà conto il pugnace indomito Cavaliere?

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